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IO E IL GOLF – Capitolo 66

DiPietro Sciandra

Apr 4, 2018

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Capitolo 66

Dopo il mio secondo posto al Golf Day con il trofeo vinto meritatamente; il giorno mercoledì 1 maggio 2002, io torno a giocare a golf dal pitch and putt al Parco De’ Medici Golf Club a Roma. Ci sono due importantissime novità per me. Difatti, innanzitutto per la prima volta io oggi gioco a golf al Parco De’ Medici come ospite, rappresentando io il Real Sporting Golf Club, essendo esso il mio circolo di appartenenza; quindi al Parco De’ Medici, per la prima volta io ci gioco non come socio, quindi giocatore locale, ma avendo io cambiato circolo di appartenenza, io gioco oggi al Parco De’ Medici come giocatore ospite e non socio per la prima volta. La novità è un’altra; oltre a giocare al Parco De’ Medici come ospite e non come socio; per la prima volta io gioco a golf con il mio nuovo handicap. Difatti il regolamento del golf che regola l’assegnazione di handicap (colpi di vantaggio per regolare lo svantaggio di giocatori meno esperti) è cambiato. Difatti il regolamento vecchio era per la prima categoria da 0 a 12 di handicap che essa resta immutata. Per la seconda categoria da 13 a 20 di handicap che essa resta immutata. Qui c’è il grandissimo cambiamento di regolamento; ovvero per la terza categoria che era da 21 a 28 di handicap per gli uomini e da 21 a 34 di handicap per le donne. Per la prima volta nella storia; uomini e donne cominciano entrambi da handicap 34. Il mio handicap 28 passa a 34 come quello delle donne.

Quindi, in occasione di questo torneo di mercoledì 1 maggio 2002 al Parco De’ Medici Golf Club a Roma; in questo torneo con la formula staebleford che esso si chiama BRIC’S Golf Cup 2002; per la prima volta io affronto un torneo di golf con il mio handicap che non è più 28 ma 34.

Buca 1 par 4 di 390 metri, X per me. Buca 2 par 3 di 191 metri, triplo bogey per me. Buca 3 par 5 di 485 metri, doppio bogey per me. Buca 4 par 3 di 150 metri, fantastico, par per me. Buca 5 par 4 di 273 metri, doppio bogey per me. Buca 6 par 4 di 313 metri, X per me. Buca 7 par 3 di 172 metri, doppio bogey per me. Buca 8 par 5 di 486 metri, doppio bogey per me. Buca 9 par 4 di 368 metri, triplo bogey per me. Buca 10 par 4 di 383 metri, X per me. Buca 11 par 4 di 377 metri, bogey per me. Buca 12 par 3 di 170 metri, doppio bogey per me. Buca 13 par 4 di 334 metri, doppio bogey per me. Buca 14 par 5 di 485 metri, bogey per me. Buca 15 par 3 di 146 metri, bogey per me. Buca 16 par 4 di 322 metri, X per me. Buca 17 par 4 di 358 metri, triplo bogey per me. Buca 18 par 5 di 505 metri, X per me.

Io finii questo torneo con 26 punti. Considerando che il mio punteggio migliore sia 28 punti con handicap 28 e 26 punti con handicap 34 senza dovermi sforzare più del dovuto per tentare l’impossibile e poi accontentarmi; questo cambiamento di regolamento è la mia salvezza. Difatti senza sforzarmi, io ho ottenuto 26 punti con handicap 34, quando ci sono voluti tantissimi anni per ottenere 28 punti con handicap 28. Io divento sempre più competitivo; essendo diventato bravo con handicap 28, passando a handicap 34 ma conservando la mia immensa esperienza, ora io posso puntare a risultati sempre più soddisfacenti. Difatti con i miei 26 punti, io chiusi questo torneo al 28° posto su 65 giocatori. Cosa impensabile da riuscire con handicap 28.

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Dir. artistica Emanuela Petroni
Salve, posso esserti utile ?