• Ven. Giu 2nd, 2023

Ciadd News Radio e TV

Per info tel 320 221 74 20 e-mail ciaddsrl@gmail.com

Il critico d’arte Paolo Battaglia La Terra Borgese: Natura viva e natura morta

DiChiara Fiume

Feb 12, 2019

CIADD NEWS 24... in diretta RADIO e TV

Paolo Battaglia La Terra Borgese
‘Dentro il recinto rose in attesa’

IL CRITICO D’ARTE PAOLO BATTAGLIA LA TERRA BORGESE: NATURA VIVA E NATURA MORTA “La Natura non è mai morta, e ciò lo spiegano bene tutte le religioni quando esprimono il loro concetto di eternità. Tutto si trasforma continuando in vita. La definizione di Natura Morta dovrebbe lasciare il posto a parole più in linea con l’evoluzione dell’uomo tenuto conto di come questo abbia nel tempo modificato ed elevato la propria percezione filosofica dell’esistenza in genere, universale e una. In questo senso la Storia dell’Arte, o delle belle arti, per aiutarsi, dovrebbe occuparsi pure, anzi soprattutto, della Poesia, che di tutte è la più alta – ci spiega Paolo Battaglia La Terra Borgese – senza nemmeno trascurare la Musica, che, sebbene nella gerarchia estetica sia, per molti, meno nobile che non si creda, è certo fra tutte, perché più agisce sui sensi, la più universalmente gustata.
‘Il vento si dispiega sugli Hibiscus’ e ‘Dentro il recinto rose in attesa’, 30×100 e 90×90 centimetri di acrilici e inchiostri su tela realizzati dalla pittrice catanese Pina Mazzaglia in questo inizio del 2019 sono Nature – rileva Paolo Battaglia La Terra Borgese – vive o uccise, mai morte, estremamente semplificate nei loro elementi, che la pittrice Pina Mazzaglia converte in larghe e commentanti stesure coloristiche; tenui e sensibilissime espressioni personali di sentimenti insicuri che cercano approvazione dagli altri, o temi di smentita. Sono inchiostri gentili, oreficeria degli acrilici che nell’ampiezza delle tele individuano lo spazio delle proprie ragioni da consegnare al dubbio. In pianta fissa o da recisione, fiori o piante, costituiscono nell’artista strumenti figurativi della verità del pensiero che porta luce nell’esistenza: recidere o far vivere un sentimento nell’entusiasmo per tutte le possibilità della natura oppure come verità esistenziale in un solo modo e cioè dell’assoluta coscienza dell’amore: è per lei il tema. Queste opere sono dipinte come l’acquerello, per unire i tratti dell’inchiostro e farli digradare con morbide sfumature verso i chiari. I colori sono rotti con l’avvicendamento di quelli che meglio si intonano, e sono complementari per dare luce bianca; come il rosso col verde, l’aranciato con l’azzurro e il giallo col violetto. Ottimi i toni all’intensità di ogni singolo colore e negli effetti di chiaroscuro, che bene partecipano con le velature all’impianto prospettico lineare e aereo insieme. Grazie al loro impasto i colori sono sugosi, e in complotto con le mezzetinte generano l’impalpabilità ricercata dalla Mazzaglia con la sua pennellata ora timida, ora fiera. Fredda e calda la gamma dei colori sposa sia l’incertezza emotiva voluta rappresentare che gli sbalzi intimi dell’umore”.
Pina Mazzaglia si congeda dall’arte sacra dell’Accademia di Pittura di Catania e si forma anche come giornalista, opera a Santa Maria di Licodia in provincia di Catania. Insegna Tecniche grafiche e pittoriche, Scenografia, Storia dell’Arte, Educazione Artistica, Storia del Costume.

‘Il vento si dispiega sugli Hibiscus’

“La Natura non è mai morta, e ciò lo spiegano bene tutte le religioni quando esprimono il loro concetto di eternità. Tutto si trasforma continuando in vita. La definizione di Natura Morta dovrebbe lasciare il posto a parole più in linea con l’evoluzione dell’uomo tenuto conto di come questo abbia nel tempo modificato ed elevato la propria percezione filosofica dell’esistenza in genere, universale e una. In questo senso la Storia dell’Arte, o delle belle arti, per aiutarsi, dovrebbe occuparsi pure, anzi soprattutto, della Poesia, che di tutte è la più alta – ci spiega Paolo Battaglia La Terra Borgese – senza nemmeno trascurare la Musica, che, sebbene nella gerarchia estetica sia, per molti, meno nobile che non si creda, è certo fra tutte, perché più agisce sui sensi, la più universalmente gustata.
‘Il vento si dispiega sugli Hibiscus’ e ‘Dentro il recinto rose in attesa’, 30×100 e 90×90 centimetri di acrilici e inchiostri su tela realizzati dalla pittrice catanese Pina Mazzaglia in questo inizio del 2019 sono Nature – rileva Paolo Battaglia La Terra Borgese – vive o uccise, mai morte, estremamente semplificate nei loro elementi, che la pittrice Pina Mazzaglia converte in larghe e commentanti stesure coloristiche; tenui e sensibilissime espressioni personali di sentimenti insicuri che cercano approvazione dagli altri, o temi di smentita. Sono inchiostri gentili, oreficeria degli acrilici che nell’ampiezza delle tele individuano lo spazio delle proprie ragioni da consegnare al dubbio. In pianta fissa o da recisione, fiori o piante, costituiscono nell’artista strumenti figurativi della verità del pensiero che porta luce nell’esistenza: recidere o far vivere un sentimento nell’entusiasmo per tutte le possibilità della natura oppure come verità esistenziale in un solo modo e cioè dell’assoluta coscienza dell’amore: è per lei il tema. Queste opere sono dipinte come l’acquerello, per unire i tratti dell’inchiostro e farli digradare con morbide sfumature verso i chiari. I colori sono rotti con l’avvicendamento di quelli che meglio si intonano, e sono complementari per dare luce bianca; come il rosso col verde, l’aranciato con l’azzurro e il giallo col violetto. Ottimi i toni all’intensità di ogni singolo colore e negli effetti di chiaroscuro, che bene partecipano con le velature all’impianto prospettico lineare e aereo insieme. Grazie al loro impasto i colori sono sugosi, e in complotto con le mezzetinte generano l’impalpabilità ricercata dalla Mazzaglia con la sua pennellata ora timida, ora fiera. Fredda e calda la gamma dei colori sposa sia l’incertezza emotiva voluta rappresentare che gli sbalzi intimi dell’umore”.
Pina Mazzaglia si congeda dall’arte sacra dell’Accademia di Pittura di Catania e si forma anche come giornalista, opera a Santa Maria di Licodia in provincia di Catania. Insegna Tecniche grafiche e pittoriche, Scenografia, Storia dell’Arte, Educazione Artistica, Storia del Costume.

“La Natura non è mai morta, e ciò lo spiegano bene tutte le religioni quando esprimono il loro concetto di eternità. Tutto si trasforma continuando in vita. La definizione di Natura Morta dovrebbe lasciare il posto a parole più in linea con l’evoluzione dell’uomo tenuto conto di come questo abbia nel tempo modificato ed elevato la propria percezione filosofica dell’esistenza in genere, universale e una. In questo senso la Storia dell’Arte, o delle belle arti, per aiutarsi, dovrebbe occuparsi pure, anzi soprattutto, della Poesia, che di tutte è la più alta – ci spiega Paolo Battaglia La Terra Borgese – senza nemmeno trascurare la Musica, che, sebbene nella gerarchia estetica sia, per molti, meno nobile che non si creda, è certo fra tutte, perché più agisce sui sensi, la più universalmente gustata.
‘Il vento si dispiega sugli Hibiscus’ e ‘Dentro il recinto rose in attesa’, 30×100 e 90×90 centimetri di acrilici e inchiostri su tela realizzati dalla pittrice catanese Pina Mazzaglia in questo inizio del 2019 sono Nature – rileva Paolo Battaglia La Terra Borgese – vive o uccise, mai morte, estremamente semplificate nei loro elementi, che la pittrice Pina Mazzaglia converte in larghe e commentanti stesure coloristiche; tenui e sensibilissime espressioni personali di sentimenti insicuri che cercano approvazione dagli altri, o temi di smentita. Sono inchiostri gentili, oreficeria degli acrilici che nell’ampiezza delle tele individuano lo spazio delle proprie ragioni da consegnare al dubbio. In pianta fissa o da recisione, fiori o piante, costituiscono nell’artista strumenti figurativi della verità del pensiero che porta luce nell’esistenza: recidere o far vivere un sentimento nell’entusiasmo per tutte le possibilità della natura oppure come verità esistenziale in un solo modo e cioè dell’assoluta coscienza dell’amore: è per lei il tema. Queste opere sono dipinte come l’acquerello, per unire i tratti dell’inchiostro e farli digradare con morbide sfumature verso i chiari. I colori sono rotti con l’avvicendamento di quelli che meglio si intonano, e sono complementari per dare luce bianca; come il rosso col verde, l’aranciato con l’azzurro e il giallo col violetto. Ottimi i toni all’intensità di ogni singolo colore e negli effetti di chiaroscuro, che bene partecipano con le velature all’impianto prospettico lineare e aereo insieme. Grazie al loro impasto i colori sono sugosi, e in complotto con le mezzetinte generano l’impalpabilità ricercata dalla Mazzaglia con la sua pennellata ora timida, ora fiera. Fredda e calda la gamma dei colori sposa sia l’incertezza emotiva voluta rappresentare che gli sbalzi intimi dell’umore”.
Pina Mazzaglia si congeda dall’arte sacra dell’Accademia di Pittura di Catania e si forma anche come giornalista, opera a Santa Maria di Licodia in provincia di Catania. Insegna Tecniche grafiche e pittoriche, Scenografia, Storia dell’Arte, Educazione Artistica, Storia del Costume.


(Visited 48 times, 1 visits today)

Chiara Fiume

Paolo Battaglia La Terra Borgese (Piazza Armerina, 28 luglio 1960) è un critico d'arte, saggista e politico italiano. È laureato in Scenografia con lode. Sino al 1999 ha sostenuto professionalmente aziende nazionali operanti nei mercati di nicchia per l’arte e l’editoria artistica per bibliofili, prestando a loro consulenza sulle scelte editoriali definitive. Dal 2000 la sua opera è diretta a redigere e arricchire testi per terze parti. Nel 2011 fonda il Premio Arte Pentafoglio, onorificenza atta a insignire annualmente artisti, letterati e comuni cittadini che hanno orientato il proprio pensiero e la loro azione verso il bene umanitario. Tra le figure più autorevoli insignite dell’onorificenza spicca quella di Philippe Daverio. Nel 2012, Paolo Battaglia La Terra Borgese sigla una convenzione con l’Università degli Studi di Palermo, divenendo Tutor nei tirocini per laureati e laureandi. Dal 2015 al 2018 presta consulenza artistica al Comune di Castronovo di Sicilia, dove gestisce la nascita del Museo Civico di Arte Moderna e Contemporanea di Palazzo Giandalia. Quale critico d’arte ha anche operato a fianco dell’Ambasciata di Polonia in Italia, dell’Ambasciata della Repubblica d’Armenia, dell’Ambasciata d’Austria, di Organismi Internazionali tra i quali l’UNESCO; e con Scuole Pubbliche, l’Ordine dei Giornalisti, l’Ordine dei Medici e Poste Italiane. Nel 2017 Paolo Battaglia La Terra Borgese è cofondatore a Milano del partito Italia Attiva. Di area assolutamente liberale, il partito si propone quale treno del libero pensiero per i comparti produttivi del Paese con particolare attenzione al mondo delle professioni, per lo sviluppo sano della società italiana e comunitaria dell’Europa. Temi costanti, lungo la sua professione, sono: la stima di opere artistiche, la cura di quotazioni ufficiali di opere d’arte attraverso il rilascio del coefficiente d’artista, la redazione di testi per la critica artistica, la pubblicazione di libri e monografie per pittori e scultori, la creazione di bibliografie, la cura di mostre in enti pubblici e privati, l’acquisizione di opere d'arte nel patrimonio artistico di Enti Pubblici, le comunicazioni stampa del proprio Studio e le intermediazioni culturali tra Enti Pubblici e Artisti. Sue ultime opere sono: “Esseri”, Bonanno Editore. ISBN 9788896950913; “In viaggio con Dante”, Bonanno Editore. ISBN 97888961807253. Questa biografia breve, di Paolo Battaglia La Terra Borgese, è stata curata da Emanuela Petroni, attrice, regista.

Invia un messaggio
1
Dir. artistica Emanuela Petroni
Salve, posso esserti utile ?