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Martedì 8 luglio ore 21.00 a teatro il direttore Mario Giordano presenta:” Dynasty. Dagli Agnelli
ai Del Vecchio, dai Benetton ai De Benedetti: il crollo delle dinastie dei potenti (Rizzoli)
Negli anni Ottanta si celebrava il capitalismo familiare. C’erano l’Avvocato, l’Ingegnere, il
Contadino. Oggi, però, quelle dinastie si stanno sgretolando davanti ai nostri occhi. Le grandi
famiglie, dagli Agnelli ai Benetton, dai Del Vecchio ai De Benedetti, nel momento del passaggio
generazionale, stanno dimostrando tutta la loro debolezza. Spesso pure la loro meschinità. E
precipitano giorno dopo giorno in un abisso di liti e vizi, ripicche e colpi bassi, pubbliche vergogne
e private avidità, che getta nel discredito non solo il loro presente. Ma pure il loro passato. Basta
pensare alla torbida faida di casa Agnelli, con madre (Margherita) e figli (Jaki Elkann e i suoi fratelli)
che si rinfacciano l’un altri maltrattamenti ed evasione fiscale, disputandosi ville, yacht, quadri
nascosti e tesori portati all’estero mentre le fabbriche dell’auto si spengono lasciando gli operai
per strada. Oppure ai Del Vecchio che da quasi tre anni non riescono a mettersi d’accordo
sull’eredità e si detestano a tal punto (dicono le inchieste) da ricorrere agli spioni illegali per
controllarsi a vicenda e per produrre dossier falsi a suon di criminali sessuali. Oppure ai De
Benedetti, con figli e genitore che si scontrano all’arma bianca in una specie di guerra dei Roses
della carta stampata. Oppure ai Benetton, alla famiglia che insegnava al mondo etica e solidarietà,
ed è precipitata nell’infamia, con quelle feste a Cortina celebrate senza ritegno dopo la tragedia
del ponte Morandi, mangiando e bevendo nonostante i quarantatré morti. Le famiglie del
capitalismo che sembravano destinate a far volare l’Italia in realtà hanno fatto volare solo le loro
liti e i loro conti in banca, oltre a qualche yacht alle Cayman. “Così finiscono le dinastie” scrive
l’autore. “E iniziano le Dynasty. Così finiscono le storie dei condottieri. E iniziano le storie degli
ereditieri. Così finiscono le storie di chi ha guadagnato montagne di denaro. E iniziano le storie di
quelli che nel denaro ci nuotano da quando sono nati, e ora rischiano di affogarci dentro.” Una
Dynasty all’italiana in cui, fra lotte spietate e eredità contese, vanno in fumo prestigio e patrimoni
creati in anni di duro lavoro. Con straordinaria precisione, Mario Giordano ricostruisce e denuncia
gli sprechi, le follie, le scelleratezze dei potenti ma anche le loro miserie umane. E svela il vero
volto di questi Paperoni, ricchi di soldi ma poveri di tutto il resto, disposti a sacrificare ogni cosa,
anche la propria dignità, anche la propria memoria, anche la propria famiglia, in nome di una
sconfinata avidità.
Mario Giordano giornalista, saggista, autore e conduttore televisivo, ha diretto tra gli altri Studio
Aperto, TGcom24 e il TG4. Dal 2018 conduce Fuori dal coro. È editorialista della “Verità”. L’ultimo
libro, pubblicato nel 2022, è Tromboni (Rizzoli).
Lunedì 14 luglio ore 21.00 a teatro Alessandro Rivali – Premio Semeria:” Il mio nome nel vento
(Mondadori) Partecipa Matteo Moraglia.