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MASSONERIA IN GABBIA
A Partinico (PA) i dipendenti devono dichiarare se sono massoni !
COSA DICE IN MERITO UNO TRA I MIGLIORE
CRITICO D’ARTE Paolo Battaglia La Terra Borgese

6 Giugno 2019 | Il provvedimento del segretario generale del Comune di Partinico, Lucio Marino, così come lo racconta il Giornale di Sicilia di questa mattina, intima 30 giorni di tempo, pure ai contrattisti, per dichiarare se sono massoni. “Chiave di contrasto a eventuali fenomeni di corruzione o a tentativi di potenziali infiltrazioni”, si legge nell’articolo di Michele Giuliano.
Certo dovrei intendermi di arte più che di massoneria e trasparenze varie. Tuttavia rimango un cittadino anch’io. E come tale qualche domanda la pongo.
Sopra a tutto rispetto a quanto dato giusto ieri dai TG nazionali e stampa: 15enne violentata da bidello a scuola – come (ad esempio) titola Adnkronos che dà da leggere nell’articolo -: Già negli anni scorsi lo stesso bidello era stato sorpreso, quando lavorava in un altro istituto in penisola sorrentina, mentre spiava studentesse in bagno. All’epoca dei fatti il bidello non fu sospeso dal lavoro ma fu spostato in altro istituto e sottoposto ad un richiamo verbale.
E così chiedo: in questi casi deve dedursi che “la chiave di contrasto” a eventuali fenomeni di reiterazione o a tentativi di potenziali crimini non era necessaria?
E dell’ubriaco alla guida di un pullman con scolaresca a bordo? Ne vogliamo parlare? Visto che sul capo di questo autista già erano storicizzati precedenti simili avvenuti durante lo svolgimento dello  stesso identico lavoro presso altra ditta!
L’ho detto prima ma lo ripeto volentieri: “la chiave di contrasto” a eventuali fenomeni di reiterazione o a tentativi di potenziali crimini non era necessaria? E nessuno era tenuto a dichiarare nulla ad alcuno?
Ma poi: la dignità di massone nel provvedimento del segretario generale – come pare esposto sul Giornale di Sicilia -, la si tradurrebbe in fenomeni di corruzione e tentativi di potenziali infiltrazioni?
Simili comiche neanche nei film del grande Totò!
Personalmente sono un cultore di massoneria. E di questa ho avuto l’onore e l’opportunità di conoscere sia il dott. Leo Taroni, rappresentante legale della Giurisdizione Massonica Italiana del Rito Scozzese Antico ed Accettato, quanto pure il dott. Stefano Bisi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia. Sono persone che mi hanno arricchito con la loro nobiltà d’animo, con la loro cultura elevata sopra ogni nozionismo di potere. Persone che individuano nel sapere la via dei valori verso l’uguaglianza e la libertà, nell’interesse della vita.
A chi scrive di massoneria dico una frase di Leo Buscaglia: “Ogni volta che impariamo qualcosa di nuovo, noi stessi diventiamo qualcosa di nuovo”. La notizia massonica in una società disinformata, oggigiorno più che mai, abbisogna delle parole giuste per i giornalisti e per ogni altro qualsiasi operatore. Preme dirlo perché dispiace che, in Italia, la notizia massonica disinformata confonda sia la stessa massoneria che l’opinione pubblica. Si mistifica così la realtà delle cose e, ailui, si negozia il massone per trattare di pericolo pubblico.
C’è da sapere che la massoneria è una realtà universale, terrestre, mondiale; e non si pensi che – lo scrivo col sorriso in bocca – il mondo tutto, le Nazioni e gli Stati adottino nel loro cartello le “Chiavi di contrasto a eventuali fenomeni di corruzione o a tentativi di potenziali infiltrazioni” per proteggersi dalla massoneria! La cosa farebbe solo ridere i più.
La massoneria ha a cuore il libero pensiero e, ad eccezione che nei luoghi di dittatura dove ovviamente il libero pensiero non è tollerato, vive ovunque in sinergia con le istituzioni pubbliche!
Nel nostro Paese esistono circa 300 cosiddette, sedicenti o meno, massonerie. Di quale tra queste si parla quando si pongono veti o semplicemente si commenta? Di tutte? e coscientemente? coscienziosamente?
Credo si ravvisi la necessità di acquisire la nozione corretta di parole giuste quando è a tema la massoneria.
Qualcuno, prima di scrivere, si chiede cosa è la massoneria? Si chiede qual è differenza tra le varie massonerie in Italia? E si chiede quali e cosa sono separatamente queste massonerie? Si chiede se manifestano queste solo eventi culturali? o fatti anche sociali? o talvolta anche politici?
A beneficio dell’onestà intellettuale ci si dovrebbe chiedere molto seriamente quale approccio etico il pubblico degli addetti ai lavori debba avere con la massoneria, e sapere che si può sbagliare.  
Aggiungo per concludere: c’è da chiedersi se qualcosa dietro questa grande macchina della disinformazione sulla massoneria serva a fagocitare il diritto al libero pensiero.
L’ombra di una dittatura anonima? Se così fosse, al suo confronto l’Inquisizione medievale è stata gestita da sbarbatelli principianti: ci troviamo forse di fronte alla più raffinata ed efficace macchina di censura mai progettata?
Non si lasci che i ladri, assetati di potere, portino via la libertà di opinione che è fondamento della nostra Repubblica.
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Dir. artistica Emanuela Petroni
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