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IL DIVORATORE DI ANIME – Capitolo 181

DiPietro Sciandra

Ott 21, 2017

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Capitolo 181

Uomo Toro e Uomo Leone sono morti. I pericoli verso la scrivania della casa abbandonata sono appena cominciati; anzi i pericoli saranno sempre presenti fino al raggiungimento di quella scrivania rovinata e forse persino per allontanarsi da quella scrivania ci potrebbero essere altri pericoli, nemici ed animali pericolosi. I Cavalieri Rossi continuano a vigilare il cammino di Matteo e don Francesco. Dei 15 Cavalieri Rossi ne sono rimasti 13; due purtroppo sono morti combattendo contro gli animali di Riccardo Croce presenti nel giardino della casa abbandonata. Don Francesco e Matteo sono comunque sorvegliati da 13 Cavalieri Rossi. I pericoli per raggiungere la scrivania rovinata contenente il diario di Riccardo Croce da consegnare a Riccardo Croce potrebbero essere presenti per tutto il tragitto. Dopo un breve riposo dei 13 Cavalieri Rossi e di don Francesco e Matteo; l’alba sta per giungere. Per tutta la notte non si è fatto altro che combattere contro le forze del male. Il sole comincia a sorgere. I Cavalieri Rossi, don Francesco e Matteo hanno potuto riposare nelle vicinanze della casa abbandonata, ovviamente tenendosi lontani dai pericoli. Nemmeno si sa da che animali siano stati uccisi i 2 Cavalieri Rossi scomparsi. La tensione è al massimo; ma in questa alba che sta per cominciare; bisogna affrontare il male per l’ultima resa dei conti. Tutto deve finire in questo nuovo giorno. Il “divoratore di anime” deve essere sconfitto. Il problema è che come si può sconfiggere il “divoratore di anime” dovendogli consegnare il Santo Graal che lo renderà invulnerabile ed immortale? Se non gli verrà consegnato il diario che non è per nulla facile ottenerlo; come si è visto sin ora, per riscattare il commissario De Luca che è prigioniero del Divoratore, perché don Francesco non permetterebbe mai che il suo grande amico Emiliano venga ucciso dal più grande nemico di sempre di don Francesco, ovvero il diavolo. Bisogna evitare gli altri pericoli per raggiungere la casa abbandonata; i pericoli saranno presenti sia dentro che fuori la casa abbandonata; ma soprattutto anche per uscire dalla casa abbandonata; perché gli stessi Sin Alma non permetteranno mai ai loro nemici di prendere possesso del diario di Riccardo Croce; che poi esso fu rubato già una volta da Matteo De Angelis e dopo averlo fatto leggere al commissario De Luca ed a don Francesco, il diario fu rimesso al suo posto nella scrivania da Matteo De Angelis. La gloria per il ritrovamento e per la consegna del diario a Riccardo Croce la vogliono i suoi stessi Sin Alma, per riverenza. Ma il fatto è che i Sin Alma vogliono comunque uccidere don Francesco e Matteo. Una gran brutta situazione. I Cavalieri Rossi ancora vivi devono pensare ad uccidere gli animali pericolosi presenti intorno alla casa abbandonata. Don Francesco e Matteo devono affrontare i Sin Alma del Divoratore. Finché Riccardo Croce non avrà il suo diario, la vita del commissario dovrebbe essere al sicuro anche se in prigionia. Ma chi ha il Santo Graal? Dove si trova il Santo Graal? Solo i Cavalieri Rossi possono saperlo. Il problema è che se verranno uccisi tutti i 13 Cavalieri Rossi superstiti dagli animali feroci; il Santo Graal rimarrà celato chissà dove. Riccardo Croce vuole il suo diario e purtroppo anche il Santo Graal; altrimenti comunque il commissario morirà ucciso dagli alleati del Divoratore. L’alba continua a far sorgere sempre di più il sole aumentando sempre più la luce ed il calore. In questa alba si deve vedere la luce che sconfigge le tenebre. Il bene che sconfigge il male. Gli uomini che sconfiggono le belve. La santità che sconfigge l’empietà. La speranza che sconfigge la disperazione. Il sapere che sconfigge l’ignoranza. La tolleranza che sconfigge l’intolleranza. La carità che sconfigge la malvagità. Quindi il Divoratore è preannunciato a dover perdere; stando alla grande fede di don Francesco. Le forze malefiche del “divoratore di anime” sono dappertutto. Nel frattempo che i Cavalieri Rossi tengano a bada usando le loro leggendarie spade infuocate contro gli animali pericolosi presenti nel giardino della casa abbandonata, don Francesco e Matteo vengono attaccati da Uomo Orso ed Evil Clown. Uomo Orso imponente dice a Matteo:

Tu non prenderai mai quel diario! Io lo avrò e lo porterò al mio maestro insieme a te che sarai vivo o morto!”

Matteo dice a Uomo Orso:

Io ti batterò! Tu non mi fai paura! Tu perderai da vivo o da morto!”

L’incontro tra Matteo e Uomo Orso si svolge in un susseguirsi di terribili pugni, i quali quelli di Uomo Orso sono più potenti. Matteo si difende usando i suoi terribili calci. Uomo Orso esegue delle zampate graffiando Matteo e poi afferrando Matteo, Uomo Orso lo stringe e lo morde. Matteo sembra spacciato. C’è un colpo di scena. C’è una cosa che nessuno poteva sapere di Matteo De Angelis. Ovvero che a Matteo piace tantissimo il miele. Difatti Matteo aveva in tasca un dosatore di miele. Matteo estrae dalla tasca il dosatore di miele per darlo a Uomo Orso; credendo che gli orsi adorino il miele, ma Uomo Orso è diverso dagli orsi. Difatti, Matteo estrae il dosatore di miele dalla propria tasca per darlo a Uomo Orso. Matteo sta per essere stritolato da Uomo Orso che è troppo forte per Matteo. Matteo crede di fare una cosa gradita a Uomo Orso a dargli un dosatore di miele, sapendo che gli orsi adorino il miele, ma invece Uomo Orso alla vista del dosatore di miele comincia ad avere paura e lasciando la presa, Matteo si libera. Matteo non capisce cosa succeda a Uomo Orso. Gli orsi adorano il miele; ma se voi ricordate, cari lettori, Uomo Orso odia il miele, perché da bambino, Uomo Orso fu travolto da un orso perché Uomo Orso teneva in mano un barattolo di miele e quindi Uomo Orso da bambino che amava il miele, diventando Uomo Orso per la forte paura dell’attacco di un orso; Uomo Orso al solo contatto del miele egli impazzisce. Capendo l’allontanamento di Uomo Orso alla vista del dosatore di miele; Matteo capisce il solo punto debole di Uomo Orso. Così Matteo ha una idea geniale e fulminea. Ovvero Matteo usando il dosatore di miele come uno spruzzatore, premendolo come un tubetto di dentifricio con una mano; il miele schizzato dal dosatore raggiunge Uomo Orso attaccandoglisi addosso. Uomo Orso dalla paura del miele che gli si appiccica addosso, egli comincia ad urlare con una rabbia di un animale che non sembra di questo mondo. Il momento è cruciale. Matteo deve approfittare della perdita di controllo e soprattutto della distrazione dal combattimento da parte di Uomo Orso. Matteo sporca la sua frusta di miele ancora rimasto nel dosatore. Matteo colpisce con la frusta sporca di miele Uomo Orso. Uomo Orso comincia a sentirsi veramente male ed indebolendosi. Uomo Orso che viene colpito dalla frusta sporca di miele comincia ad indebolirsi sempre di più ed a perdere il controllo di sé. Con la frusta sporca di miele; Matteo avvolge la frusta sporca di miele intorno al collo di Uomo Orso. Matteo con uno strattone fortissimo strangola con la frusta sporca di miele Uomo Orso facendolo morire soffocato; non potendo reagire, rimanendo immobilizzato al contatto con il miele. Uomo Orso crolla al suolo soffocato con la frusta stretta intorno al suo collo da Matteo. Nel frattempo, don Francesco ha il suo da fare con Evil Clown. Evil Clown lancia dei coltelli, il cui bersaglio non è un uomo su una ruota; ma il malcapitato don Francesco. Poi c’è la differenza sostanziale che Evil Clown rispetto al lanciatore di coltelli vuole colpire l’uomo che fa da bersaglio e non evitare di colpirlo. Don Francesco tenta di schivare i coltelli lanciati da Evil Clown. Ma due coltelli feriscono don Francesco. Don Francesco è troppo debole perché rimasto ferito dai coltelli lanciati da Evil Clown, don Francesco è troppo debole per usare la sua alabarda contro Evil Clown. Don Francesco può solo usare le mani nude per difendersi da Evil Clown, perché l’alabarda gli pesa troppo a maneggiarla essendo stato ferito.

Don Francesco tenta di attaccare con calci e pugni; ma Evil Clown è molto rapido a schivare i pugni di don Francesco. Don Francesco attacca con dei calci che vengono parati da Evil Clown. La dura lotta tra don Francesco ed Evil Clown sembra stare sempre in continuo equilibrio. Nessuno dei due vuole cedere. Don Francesco comincia ad avvertire una certa stanchezza e poi lui è stato ferito e quindi perdendo sangue don Francesco non può prolungare troppo l’incontro perché don Francesco rischia non solo di perdere ma di venire ucciso da Evil Clown. Evil Clown è troppo forte per don Francesco ed oramai Evil Clown è prossimo alla vittoria. Don Francesco ha bisogno di una grande idea oppure lui sarà alla mercé di Evil Clown. Cosa può temere un pagliaccio così malvagio? A volte la più grande intelligenza sta nel porsi la domanda più appropriata. Don Francesco deve scoprire la paura di Evil Clown ed usargliela contro. L’unica soluzione per sconfiggere un pagliaccio così folle e malvagio è tentare di mortificarlo. Don Francesco ha capito che non si può usare la paura contro un tipo del genere ma la mortificazione. Evil Clown commette continui atti malvagi sempre ridendo. Fare del male diverte sempre Evil Clown. Don Francesco capisce che deve mortificare Evil Clown e senza sapere la vera storia di Evil Clown; don Francesco intuisce una cosa molto importante. Don Francesco dice a Evil Clown:

Ma che pagliaccio sei tu? Tu non sei divertente ma pericoloso; tu sei un assassino che merita di fare una brutta fine ed i tuoi numeri sono insensati e pericolosi; sicuramente nessun circo ti ha voluto e per questo tu ti sei messo al servizio del male e soprattutto al servizio di quel maledetto “divoratore di anime” che ti usa senza che gli importi veramente di te perché tu sei solo un pazzo pericoloso ed inutile!”

Evil Clown che comincia a mortificarsi perché don Francesco ha indovinato la sua storia. Evil Clown comincia a piangere diventando sempre più debole; come tutti gli artisti, Evil Clown non deve essere mortificato altrimenti da divertente diventa penoso. Questo sentimento di mortificazione indebolisce Evil Clown al punto da farlo piangere singhiozzando. Don Francesco anche se è un prete deve compiere la sua missione e don Francesco non deve impietosirsi. Don Francesco con le sue ultime forze dopo le terrificanti fatiche di questo combattimento in seguito alle terribili ferite riportate dai coltelli lanciati da Evil Clown; don Francesco con un grande sforzo afferra l’alabarda appesa lungo la sua schiena ed infilza Evil Clown uccidendolo mentre stava piangendo. Un pagliaccio che viene ucciso mentre piange. 6 Sin Alma sono morti. L’avventura per raggiungere la scrivania contenente il diario di Riccardo Croce da consegnare a Riccardo Croce è sempre più pericolosa. I combattimenti mortali potrebbero non essere finiti. Matteo e don Francesco sono vincitori. Ma altri 4 Cavalieri Rossi sono rimasti uccisi durante i combattimenti contro gli animali che si aggirano nei pressi della casa abbandonata. I Cavalieri Rossi restanti ora sono 9. Don Francesco e Matteo devono arrivare prima possibile al diario che si trova nella scrivania rovinata, la quale scrivania è ubicata nella casa abbandonata. Ma il problema non è solo arrivare alla casa abbandonata ed entrare nella casa abbandonata, ma anche girare nella casa abbandonata e anche andarsene dalla casa abbandonata.

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Dir. artistica Emanuela Petroni
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