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IL DIVORATORE DI ANIME – CAPITOLO 28

DiPietro Sciandra

Ago 29, 2016

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Capitolo 28

Io classifico le persone a cui sia morta l’anima come mostri veri e propri; perché i casi di mostruosità, sono provocati anche per la morte dell’anima.

La scienza, in questo caso la psichiatria è l’autorità che possa giudicare i casi di mostruosità, non può tener conto di una cosa, essendo scienza e considerando solo ciò che si possa dimostrare e vedere. Difatti la Santa Sede è più autoritaria per quanto riguarda alcuni casi di mostruosità. Perché solo la chiesa considera i mali dell’anima e la spiritualità in ogni circostanza. Difatti la psichiatria riconosce una forza diabolica che prende possesso di una persona, invece la chiesa riconosce uno spirito maligno che si impossessa di una persona. Questo è differente. Ognuno può scegliere a cosa far riferimento dei due, ma io di una cosa sono sicuro; non tutto è spiegabile con la scienza. Le forze occulte esistono realmente, e sono più di quante se ne possano immaginare. Angeli e demoni non sono di fantasia, chi crede veramente in Dio può riconoscere anche queste entità. La scienza è fatta per essere uguale per tutti, indipendentemente dalla confessione religiosa. Per questo esiste la psichiatria, perché possano accettarla tutti, anche gli atei. Quindi è solo un discorso per ciò che faccia più comodo accettare o no? Lascio a voi la risposta. I casi di cronaca ci mettono in guardia da persone che all’improvviso, senza nessuna ragione apparente uccidano la moglie, i figli, il fratello, la sorella, il migliore amico. Questi casi che purtroppo sono una realtà terrificante che ci lascia molto perplessi e preoccupati, perché sembra che ogni cosa non abbia limite, tutta questa estrema violenza senza alcuna ragione apparente e spiegabile. Nessuno può essere in grado di spiegare del perché tutto questo. La vera tragedia è nella morte dell’anima. Il mostro che non sa più dove si trovi riconosce le persone intorno a sé come potenziali nemici. Io chiamo le persone a cui sia morta l’anima i Sin Alma. Sin Alma deriva dallo spagnolo e significa “senza anima”. Per evitare confusioni, vi presento un procedimento con una sequenza di esseri tra fantastici e reali: gli ignavi, inseriti da Dante Alighieri nella Divina Commedia come i “non vivi”, ovvero chi non fa né bene né male; deve andare in purgatorio e purificarsi e poi finisce all’inferno, perché non può andare da Dio non avendo fatto il bene e quindi va a fare compagnia al diavolo.

Invece, personaggi di fantasia sono i Nosferatu, famoso il racconto di Bram Stoker con “Dracula”. Difatti i vampiri assimilano il nome romeno come “non morti”, esseri notturni che devono nutrirsi del sangue dei vivi. L’agente teatrale irlandese Bram Stoker (1847-1912), scriveva per passatempo, famoso per “Dracula” pubblicato nel 1897, nel quale si era riproposto di portare l’orrore in un ambiente contemporaneo e familiare. Un’opera originale e notevole, non solo nella letteratura dell’orrore, anche se, come ha ricordato Ornella Volta, vanno segnalate diverse “fonti”.

Bram Stoker compose “Dracula” trasportando in un’atmosfera vittoriana i fenomeni vampiricidi e la peste endemica importata da pipistrelli che afflissero l’Ungheria del XVIII secolo. Forse Stoker si ispirò alle figure storiche di due sanguinari principi valacchi vissuti nel 1400, Vlad Drakul, “il diavolo”, e di suo figlio Vlad III, detto l’impalatore, che pare seminasse il terrore nell’Europa orientale.

Invece gli zombi, che sono i “morti viventi”, parola creola che significa “fantasma”. Il termine indica quei morti che possono essere richiamati in vita dagli stregoni haitiani mediante pratiche voodoo. Dopo essere stati privati dell’anima e resi schiavi della volontà dei loro nuovi padroni, vengono impiegati nel lavoro dei campi o incaricati di qualche delitto. Il leggendario signore del voodoo è Baron Samedi, indiscusso padrone di Zombie e stregoni.

Dopo questo chiarimento tra “non vivi”, “non morti” e “morti viventi”; i primi reali e gli ultimi due di fantasia; passo ad illustrarvi i reali Sin Alma, ovvero i “viventi morti”.

Sin Alma deriva dallo spagnolo che significa “senza anima”, non come inteso comunemente come crudeltà; ma un fatto reale, ovvero un essere a cui sia morta realmente l’anima. L’anima può morire realmente, come è già accaduto a molti personaggi di “Il divoratore di anime”; non si tratta di fantasia, perché quando la naturale violenza del mondo incide sulla vita di una persona non si verifica solo la morte del corpo. La morte intesa comunemente è solo quella corporale, per questo ci entro in azione io; per mostrare che la morte dell’anima sia una concreta realtà.

I Sin Alma sono davvero esseri pericolosi e realmente esistenti; perché loro non sanno di essere morti; pensano solo di vivere un incubo senza fine. I Sin Alma possono essere pericolosi per sé e per gli altri. Difatti molti Sin Alma si suicidano, perché è morta la loro anima. Possibile salvarli? Solo la santa fede è in grado di “resuscitare” un’anima morta. L’anima è la cosa più preziosa di una persona e va protetta e salvata. Non tutti i Sin Alma si suicidano; anzi uccidono gli altri, basta guardare i casi di cronaca di un uomo che uccide la moglie ed i figli. Questo è un caso pratico di Sin Alma.

A volte i Sin Alma uccidono gli altri e poi si suicidano.

Quindi i casi di esternalità dei Sin Alma sono tre:

  1. suicidarsi, è il caso di interiorità
  2. uccidere chi ti sta più vicino e poi suicidarsi
  3. uccidere continuamente, perché solo le vittime ti fanno sentire meglio.

In ogni caso i Sin Alma sono comunque pericolosi, perché sono mostri, ma sono vivi solo con il corpo, perché la loro anima è morta. Quindi, scientificamente parlando; i Sin Alma sono persone che diventano crudeli perché “senza anima”, nel senso che ne siano privi per un evento di morte spirituale e non per scelta di vita e di crudeltà.

Io sarei molto contento di rendervi in grado di riconoscerli, quando li incontrerete; il guaio è che siano esseri umani come noi esteticamente, l’anima non si può mostrare. Da tener conto che l’anima non sia riconosciuta dalla scienza perché entità astratta e indimostrabile. Per i materialisti l’anima non esiste perché non è visibile; ma ce l’hanno anche loro. Non confondete i Sin Alma con gli atei ed i materialisti; perché anche chi non riconosce l’esistenza dell’anima ce l’ha lo stesso, con tutto che non se ne accorga. Non tutti possono avere la fortuna di scoprire di vivere due vite separate e contemporanee; come la vita del corpo e dell’anima.

Quindi, i Sin Alma non sono persone che decidono di avere l’anima o no, non sono loro a decidere di crederci o no, è il mondo identificato con il male assoluto, e con la crudeltà che si ripete senza mai fine e senza spiegazione. Quindi la morte dell’anima può avvenire come la morte fisica di una persona; ovvero con una impetuosa violenza. Come violenza non intendo i morti di morte violenta, ma di violenza psichica, ovvero muore l’anima, ma il corpo sopravvive; è questa l’eterna dannazione.

Da non dimenticare per i credenti; che l’anima sopravvive alla morte fisica; e quindi se muore l’anima; e dopo accade la morte fisica; l’anima sarà maledetta anche dopo la morte fisica e dovrà vagare in eterno nelle tenebre, perché avrà il tormento eterno per il motivo della sua morte spirituale non voluta.

Giustamente voi direte, nessuno decide di morire; certo, non si può essere puniti nella disgrazia, il fatto incredibile è la colpa di essersi allontanati da Dio. Se la tua anima muore e ti allontani da Dio sarai maledetto anche dopo la morte fisica; se invece tenti di “resuscitare” la tua anima, puoi ancora salvarti e tornare a “rivivere”.

Difatti, Gesù Cristo, quando parlava di essere la via della vita eterna, si riferiva alla vita eterna dell’anima e non del corpo, perché il corpo è solo la materia di passaggio, invece l’anima vivrà per sempre.

Di conseguenza; morendo l’anima prima del corpo è fonte di eterna dannazione se non si tenta di “recuperarla”. Quindi, secondo me, la morte dell’anima è veramente la peggiore di tutte le morti. Non fisica, ma è sempre morte.

Altri casi pratici di Sin Alma presi dalla cronaca reale:

una studentessa universitaria che si suicida perché non ha coraggio a dire ai suoi genitori di non aver superato nessun esame. La sua anima morì nell’orgoglio e nell’onore. Di conseguenza non ebbe il coraggio di affrontare i genitori per averli delusi profondamente. Certo, lei si sarebbe potuta salvare, riconoscendo la verità ed avvicinarsi a Dio e di migliorare; perché la preghiera può fare più di quanto si possa pensare.

Credere nell’acqua santa avrebbe potuto salvare la sua anima; perché avvicinarsi a Dio non significa per forza diventare preti e suore; non c’entra nulla; questo è l’estremo. Difatti, avvicinarsi a Dio e bere l’acqua santa; credendoci, potrebbe verificarsi la “rinascita” dell’anima. Certo per i più scettici, ciò che dico potrebbe sembrare pura fantasia; non essendo scienza; quindi non dimostrabile, ma essendo pura fede; ci credi o non ci credi, non esiste la via di mezzo.

Per questo, prima dicevo che certe volte credere diventa un potere. Ciò è così, i casi psichiatrici si possono curare con una rieducazione, ma l’intervento sull’anima si può curare solo con la santa fede.

Un altro caso di Sin Alma si è verificato ad un uomo sulla spiaggia, ovvero un ragazzo abbassò il costume da bagno ad un suo amico. L’intenzione era solo di uno scherzo, ma le conseguenze furono catastrofiche. Difatti, l’amico prese una pistola ed uccise il ragazzo che gli abbassò il costume. Non si tratta di uno smisurato attacco di ira, ma di morte vera e propria, perché quel ragazzo non avrebbe più avuto il coraggio di farsi vedere in pubblico. Così il Sin Alma di questo caso ha ripagato morte dell’anima con morte fisica del suo amico.

Di questi casi se ne verificano tanti; perché, mentre la morte fisica prima o poi colpisce tutti, la morte dell’anima no. Questa è una potenziale differenza. I Sin Alma sono esseri maledetti e pericolosi, perché sono pericolosi anche per se stessi. Non sempre si tratta di casi di criminalità assoluta, come il voler rubare o voler uccidere, perché la morte dell’anima non la vuole nessuno come quella fisica. Quindi, questi casi che sembrano di semplice cronaca, sono più importanti di quanto si possa immaginare.

La psichiatria può solo studiare i mostri viventi, invece la santa fede studia anche i mostri morti. Difatti sono molto comuni le storie sui fantasmi, sulle anime maledette di morte violenta che non devono lasciare il posto in cui siano morte.

Il suicidio è sempre un gravissimo peccato, tant’è vero che Dio non lo vuole, perché solo Dio può togliere la vita; nessuno può levarsela da solo.

Altri casi di Sin Alma si possono verificare con amori troppo incestuosi, come il padre che ama la figlia, la madre che ama il figlio.

Difatti, può capitare che si suicidano. Sono comunque anime maledette e condannate a soffrire anche dopo la morte fisica. Invece per il padre che fa abusi sessuali sulla figlia è differente. Il mostro è il padre in ogni caso; la lussuria è il peggiore di tutti i peccati per la chiesa; tant’è vero che la lussuria è il peccato più vicino a Satana. In ogni caso, per la figlia il padre è morto; con tutto che sia vivo, perché morta la sua anima. Invece se muore l’anima della figlia che viene violentata dal padre, lei potrebbe suicidarsi. I Sin Alma esistono realmente intorno a noi, senza che lo sappiamo. I Sin Alma sono esseri crudeli che non hanno più uno scopo umano per vivere e si trovano deviati senza una ragione apparente. Quindi, non solo i Sin Alma sono mostri che devono essere fermati, giustamente, ma vogliono rendere il mondo simile a loro, come i vampiri, appunto, bisogna difendersi da questi umani crudeli e senza anima. I Sin Alma non hanno più sentimenti umani, vogliono imporsi sugli altri e mietere vittime senza deciderne il numero.

Gli stupratori non sono Sin Alma, sono lussuriosi criminali. I Sin Alma sono esseri che non decidono più la loro volontà con la libera scelta umana, ma si sentono costretti ad agire in un determinato modo per tentare di riempire la loro anima; e lo fanno nel peggiore dei modi.

Questo è vero che combattere per la propria anima sia giusto, ma levandola agli altri con la violenza no. Quindi, di conseguenza sempre le vittime innocenti devono patire per i colpevoli, è inevitabile, perché il colpevole vuole renderti uguale a lui.

Comunque non sarebbe una cattiva idea avvicinare i Sin Alma in carcere alla santa fede, perché un corso di religione potrebbe giovare ai Sin Alma reclusi.

Secondo me, tentare di recuperare le anime perse potrebbe essere un grande intervento di recupero sociale. Perché i Sin Alma in carcere, senza una speranza di redenzione, li maledirà per l’eternità, anche dopo la morte fisica.

Molti potrebbero pensare che se lo meritino di soffrire per sempre, ma certe volte il recupero di un’anima persa potrebbe essere utile anche alla collettività.

Quindi i Sin Alma o vanno distrutti, o vanno isolati, o vanno studiati e capiti senza più nuocere a nessuno. Secondo me la soluzione migliore potrebbe essere quella di studiarli e di tentare di recuperarli facendoli avvicinare al Signore ed insegnando loro la retta via ed il modo di redimersi e cominciare una nuova vita.

Un altro caso che potrebbe verificarsi di Sin Alma è un falso giudizio creduto da molta gente, ovvero un tipo normale che viene creduto omosessuale senza esserlo. Per dimostrare il contrario il Sin Alma, potrebbe scatenarsi nella violenza e senza avere più una ragione di vita umana, potrebbe sedurre o addirittura violentare delle donne.

Quindi, bisogna sempre stare attenti, perché i Sin Alma potrebbero sembrare inesistenti, ma potrebbero apparire senza che noi lo vogliamo e senza che possiamo prevederlo.

Altri esempi di Sin Alma:

un uomo uccide la moglie e la figlia di 16 anni, perché lo sorvegliavano continuamente e gli controllavano le telefonate. Invece la figlia maggiore si salvò per miracolo. Comprendendo i legittimi sospetti di tradimento da parte della moglie; il marito reagì in modo molto violento; perché essendogli morta l’anima nel totale disprezzo per la moglie e per la figlia, lui si poteva sentire meglio solo distruggendo le sue vittime che gli impedivano di vivere.

Questo è normale che questo Sin Alma meriti di essere ucciso; ma chissà, forse avvicinandolo a Dio potrebbe ancora salvarsi.

Un altro caso di Sin Alma si è verificato su alcune strade frequentate da prostitute. Ovvero; il Sin Alma in questione uccideva le prostitute per bisogno di soldi e le rapinava. La morte dell’anima di questo Sin Alma era avvenuta per il vizio del gioco d’azzardo. Difatti, il Sin Alma ossessionato dal bisogno di soldi per scommettere; non si rese più conto del modo per procurarsi i soldi. Difatti, gli scienziati erano sicuri che avrebbe continuato ad uccidere; dopo aver già ucciso due prostitute. Sicuramente il Sin Alma pensava di non recare grave danno ad uccidere delle prostitute; perché non solo lui si sarebbe arricchito, ma le avrebbe “salvate” da quella terribile vita.

Ciò è comprensibile nutrire profondo odio e disprezzo per i Sin Alma; da ricordare che non pensano più come esseri umani di media. Per questo io definisco i Sin Alma mostri veri e propri.

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Dir. artistica Emanuela Petroni
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