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IO E IL GOLF – Capitolo 12

DiPietro Sciandra

Gen 12, 2018

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Capitolo 12

Giocando a golf mi capitarono anche cose che non capitano di certo normalmente. Difatti, giocando a golf, io tirai una palla che colpì un albero. Colpendo l’albero, la palla rimbalzò e immediatamente la palla ritornò proprio contro di me. Io fui costretto ad abbassarmi di colpo per evitare di essere colpito dalla mia stessa palla che era diventata un proiettile verso di me. Io non potevo assolutamente usare il bastone per allontanare la mia palla che mi stava ritornando contro dopo aver rimbalzato contro un albero, perché la deviazione volontaria con il mio bastone per proteggermi dalla mia palla che mi veniva contro ad una velocità piuttosto sostenuta e quindi pericolosa a ricevere una palla contro il proprio corpo oppure sul viso stesso che ciò provoca immenso dolore; io avrei incorso in una penalità di 2 colpi per deviazione della propria palla. Anche se io avessi deviato la mia palla senza usare il mio bastone, con qualunque parte del mio corpo, una mano, un piede, od addirittura usando qualunque altro oggetto nelle vicinanze per proteggersi il viso oppure tutto il corpo, per esempio un ramo da terra o farsi scudo con un carrello, anche se non il proprio ma di un avversario, comunque la penalità va attribuita a me di due colpi; perché non si è mai giustificati a deviare la direzione della propria palla nemmeno in caso di pericolo di riceverla in faccia o comunque addosso.

Invece una volta mi capitò di effettuare un colpo e la palla colpì un cavo sospeso tra due torri. In questo caso il regolamento prevede la ripetizione del colpo senza alcuna penalità, perché colpendo il cavo, la palla perde velocità e quindi distanza per via di un ostacolo che non dovrebbe esserci, non facendo parte del percorso da golf, perché questo ostacolo che non dovrebbe esserci e che questo ostacolo imprevisto viene chiamato ostruzione inamovibile. Difatti se la mia palla invece fosse finita, poi giacendo accanto ad una ostruzione inamovibile; quindi un ostacolo non previsto del percorso ma che esso crea comunque ostacolo; quantunque la mia palla venisse ostacolata da un lato od addirittura dentro questo ostacolo; io devo rimettere la palla in gioco dal punto più vicino da dove finisce l’interferenza ma assolutamente senza avvicinarmi alla buca, altrimenti io incorro nella penalità di due colpi.

Invece una volta mentre io stavo giocando una buca par 4, io avevo messo la mia palla in fairway ovvero sulla parte di una buca di golf che ha l’erba molto rasata su cui è preferibile giocare. Invece il tee shot è il colpo dalla partenza di ogni buca a cui è permesso usare per l’appunto il tee che è un supporto di legno o plastica per supportare la palla. Invece la shallow rough è la palla messa fuori dal fairway, quindi con un colpo meno preciso su cui la palla giace su erba bassa. Invece mettendo la palla in deep rough, ovvero in erba molto alta in seguito ad un colpo eccessivamente impreciso, colpire la palla dall’erba molto alta fa perdere una consistente distanza. La palla in bunker può giacerci sopra superficialmente, che con questo colpo bisogna stare sempre attenti a non toccare la sabbia prima di effettuare il colpo altrimenti si prendono 2 colpi di penalità. La palla in bunker potrebbe però anche essere parzialmente insabbiata, il cui colpo potrebbe persino rendere difficoltosa l’uscita dal bunker stesso. Invece nel caso più disperato, ovvero di palla completamente insabbiata in bunker, con questo colpo bisogna stare attentissimi, perché si potrebbe tentare di colpire la palla ripetutamente ed oltre a mancare la palla; quindi tutti colpi a vuoto che contano, si potrebbe alzare la sabbia nel tentativo di colpire la palla e mandarsi la sabbia negli occhi.

Dopo questa spiegazione delle possibili posizioni della palla sul campo, anche se potrebbe esserci anche il super rough ovvero l’erba altissima e foltissima da cui senza usare una falce prima di tirare è praticamente impossibile far uscire la palla da lì. Infatti colpendo la palla dall’erba altissima, mancando la palla ripetutamente anche senza attraversare con la faccia del bastone l’impatto con la palla, ogni colpo nell’erba alta è un colpo che conta.

Ritornando alla buca par 4 in cui io avevo messo la palla in fairway dal teeing ground usando il legno 3, dopo con il secondo colpo io attaccai il green. Però, colpendo la palla accidentalmente troppo con il top spin ovvero colpire la palla sull’emisfero più alto facendola rotolare in avanti continuamente per terra senza farla minimamente sollevare. Invece con il back spin è l’esatto opposto, ovvero colpendo la palla nell’emisfero su cui la palla giace, la palla si solleva immediatamente con l’impatto del bastone e poi quando la palla tocca terra, la palla si ferma immediatamente ed addirittura la palla può tornare indietro rapidamente in base alla potenza del colpo; andamento in dietro che può avvenire sia per migliorare la posizione della palla che peggiorarla.

Quindi, effettuando questo secondo colpo con il top spin (appunto effetto rotatorio in avanti), invece il back spin (effetto rotatorio all’indietro), con questo secondo colpo effettuato con il top spin, la mia palla rotolava velocemente per terra in avanti, ma la palla è uscita dal terreno, la palla è andata in acqua nel lago, poi la palla ha fatto due rimbalzi sull’acqua, poi la palla si è arrampicata sul dosso prima del green e poi la palla si è fermata in green ad una giocabile distanza per tentare il birdie. Tutto questo è veramente incredibile ma tutto ciò è realmente successo. Io non riuscivo a crederci. Io andai sul green per tentare il birdie, ma poi chiudendo con il secondo putt, io chiusi questa buca in par.

Mi è capitato di vedere un giocatore che alla buca uno, giocando con la formula staebleford, questo giocatore aveva sempre effettuato colpi a vuoto, quindi finendo i colpi senza aver mai colpito la palla, rimanendo comunque alla partenza. Quindi tentando di effettuare il tee off, ovvero il colpo d’inizio di una partita di golf; questo giocatore aveva finito i colpi concessi senza aver mai colpito la palla.

Invece un altro giocatore, giocando con la formula stroke play, quindi senza limiti di colpi concessi, questo giocatore chiuse una buca in 22 colpi. Talmente la sua arrabbiatura; che questo giocatore che non riusciva a colpire bene la palla, palla che poi gli finì in acqua più di una volta; per la forte rabbia, questo giocatore lanciò il bastone dentro al lago.

Invece, io una volta finii tutte le palle nella mia sacca ed io fui costretto a farmele dare da un mio avversario. Poi, quando io diventai molto bravo a giocare a golf, io perdevo massimo una o due palle dopo aver giocato su tutto il percorso.

Invece una volta, io portai a giocare a golf al Parco De’ Medici due miei compagni di classe, ovvero Daniele Rocchi e Gianluca Biancini. Io ero responsabile di loro. Io mi allontanai da loro per andare a parlare con la direzione del circolo. Ma uscendo dal club house, io mi accorsi che Gianluca Biancini e Daniele Rocchi non erano più fuori ad aspettarmi. Gianluca Biancini e Daniele Rocchi erano venuti in macchina con me. Però, siccome io non volevo passare guai per colpa loro; io decisi di andarmene e di lascarli tutti e due lì. Perché? Perché quei due miei compagni di classe che io avevo portato con me al Parco De’ Medici per farli giocare a golf con me, loro due avevano preso un golf kart (in foto) senza alcun permesso e loro due ci stavano andando in giro chissà dove. Io non volevo colpe per loro che io avevo portato lì per farli giocare a golf, invece loro due si comportarono da inetti ed irresponsabili che questa colpa la pagarono con il mio abbandono lì e loro furono costretti a tornare a casa molto tardi in attesa che qualcuno di loro conoscenza andasse a prenderli e riportarli alle rispettive case.

Una volta io fui costretto a dare due colpi di penalità ad un giocatore che aveva buttato la propria palla in buca usando il piede.

Invece una volta, una signora che si rifiutò di attenersi alle regole; ovvero questa signora che aveva appoggiato il suo bastone sulla sabbia del bunker prima di effettuare il colpo, quindi meritandosi due colpi di penalità, non volendo applicare la regola dei due colpi di penalità per aver appoggiato il bastone sulla sabbia prima di effettuare il colpo; io fui costretto a farla squalificare per il rifiuto di attenersi alle regole.

Invece una volta, dopo solamente due buche, un giocatore voleva andare a casa, dicendo di non piacergli la compagnia, ma questa frase era riferita a me, smettendo di giocare a golf perché io gli avevo dato due colpi di penalità perché lui aveva tirato la sua palla mettendo il tee oltre le due palle del teeing ground.

Invece un altro giocatore mi disse:

Sciandra! Io farò di tutto per non giocare più con te!”

Questa frase fu pronunciata nei miei confronti da un altro giocatore a cui io avevo dato 2 colpi di penalità perché lui aveva appoggiato il bastone sulla sabbia del bunker prima di effettuare il colpo.

Invece una volta, durante un allenamento su un putting green, talmente i giocatori che c’erano su quel putting green, ci fu un giocatore che si mise a fare il vigile per decidere chi dovesse tirare e chi dovesse dare la precedenza proprio come ad un incrocio pericoloso di autoveicoli.

Invece un altro giocatore di golf che aveva sbagliato partenza, perché non conta da quale partenza venga tirato il colpo, anche se la partenza è più arretrata, quindi tirando da più lontano e non da più vicino, comunque ci sono due colpi di penalità per partenza sbagliata. Questo pazzo giocatore che per rispondere al telefono cellulare che è vietatissimo portarlo acceso in campo da golf, per rispondere al telefono cellulare, dopo lui aveva sbagliato a colpire la sua palla da una altra partenza, partenza sbagliata che con colpo già effettuato comporta due colpi di penalità. Lui si mise ad urlare e bestemmiare. Questo non mi intimorì. Comunque io gli attribuii due colpi che gli furono aggiunti al punteggio anche contro il suo volere. La cosa più pericolosa era che alle sue urla di reclamo, 10 giocatori interruppero di giocare a golf per venirmi contro per tutte le penalità che io avevo dato loro. E pensare che c’è chi dice che il golf sia un gioco rilassante e tranquillo; quando invece dieci giocatori avevano intenzioni aggressive nei miei confronti.

Per concludere, durante un allenamento in campo pratica che io stavo facendo con il mio caddie Pasquale Stavola e con mio fratello Pasquale; mio cugino Pasquale che da caddie in questo giorno lui era un giocatore insieme a me e mio fratello; mio cugino Pasquale mi disse:

Vado a prendere le sigarette e torno!”

Dopo un po’, mio cugino Pasquale non si vedeva né andare e né tornare. Io cominciai a preoccuparmi. Io dissi a mio fratello Pasquale:

Ma Pasquale io non lo vedo né andare né tornare, ma dov’è?”

Io e mio fratello cominciammo a cercare nostro cugino Pasquale che doveva dirigersi verso le postazioni dei tappeti di erba artificiale da cui si tirano le palle prendendole da dentro un cestino che si ottiene mettendo un gettone a pagamento nel distributore automatico di palle. Mio cugino Pasquale era sparito per una causa che quando mio fratello capì, mio fratello si buttò a terra per ridere. Difatti, mio cugino Pasquale, correndo per andare verso le postazioni per colpire le palle; mio cugino Pasquale non aveva tenuto conto che dirigendosi verso le postazioni dal campo pratica di pitch and putt, mio cugino Pasquale era precipitato dentro al bunker in faccia avanti. La cosa ancora più divertente era che mio cugino Pasquale che era precipitato nel bunker, lui che giaceva appiattito, lui non si muoveva sembrando morto. Per me e per mio fratello, questo giorno fu indimenticabile per quanto io e mio fratello ridemmo.

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Dir. artistica Emanuela Petroni
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