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QUESTIONARIO DELLA DIVINA COMMEDIA-Numero 3
A cura di Pietro Sciandra
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15 domande a cui rispondere. Tutti pronti? Si parte!
Inferno-Canto II
1.Di questo ‘mpedimento ov’io ti mando,
sì che duro giudicio là su frange.
Questa chiese ___ in suo dimando
e disse: -Or ha bisogno il tuo fedele
di te, e io a te lo raccomando-.
Che nome manca su ___?
A.Rachele
B.Maria
C.Beatrice
D.Lucia
2.Lucia, la martire siracusana, protettrice della vista, che subì il martirio durante la persecuzione di chi nell’anno 304?
A.Traiano
B.Diocleziano
C.Adriano
D.Costantino
3.Lucia, nimica di ciascun crudele,
si mosse, e venne al loco dov’ i’ era,
che mi sedea con l’antica Rachele.
Disse: -Beatrice, loda di Dio vera,
ché non soccorri quei che t’amò tanto,
ch’uscì per te de la volgare schiera?
Secondo Dante Alighieri, Beatrice è distruggitrice di cosa e regina di cosa?
A.Distruggitrice di tutti i vizi e regina delle virtù
B.Distruggitrice della noia e regina della gioia
C.Distruggitrice dell’ignoranza e regina dei versi poetici
D.Distruggitrice dell’oscurità e regina della luce
4.Non odi tu la pieta del suo pianto,
non vedi tu la morte che ‘l combatte
su la fiumana ove ‘l mar non ha vanto?-.
Dante è in pericolo come lo è colui che si trova su una fiumana, nel punto in cui questa si incontra con il mare, e il mare non riesce a vincerla. Metaforicamente di cosa si tratta?
A.Concupiscenza e i pericoli del male
B.Avarizia e non aiutare i più poveri
C.Superbia e non cercarsi amici
D.Ingordigia e non avere desiderio di muoversi
5.Al mondo non fur mai persone ratte
a far lor pro o a fuggir lor danno,
com’ io, dopo cotai parole fatte,
venni qua giù del mio beato scanno
fidandomi del tuo parlare onesto,
ch’onora te e quei che udito l’hanno.”
Poscia che m’ebbe ragionato questo,
li occhi lucenti lagrimando volse,
per che mi fece del venir più presto.
E venni a te così com’ella volse:
d’inanzi a quella fiera ti levai
A chi ci si riferisce che è fiera?
A.Lucia
B.Beatrice
C.La lupa
D.La lonza
6.Che del bel monte il corto andar ti tolse.
Dunque: che è? perché, perché restai,
perché tanta viltà nel core allette,
perché ardire e franchezza non hai,
poscia che tai tre donne benedette
curan di te ne la corte del cielo,
e ‘l mio parlar tanto ben ti promette?”
Chi sono le tre donne benedette?
A.Cleopatra, Elena di Troia e Agrippina
B.La madre di Dante Alighieri, Rachele e Lucrezia
C.La Vergine, Lucia e Beatrice
D.Eva, Sofia e Semiramide
7.Quali fioretti dal notturno gelo
chinati e chiusi, poi che ‘l sol li ‘mbianca,
si drizzan tutti aperti in loro stelo,
tal mi fec’io di mia virtude stanca,
e tanto buono ardire al cor mi corse,
ch’i’ cominciai come persona ___:
Che cosa manca su ___?
A.Imbianca
B.Bianca
C.Arranca
D.Franca
8.“Oh pietosa colei che mi soccorse!
e te cortese ch’ubidisti tosto
a le vere parole che ti porse!
Tu m’hai con disiderio il cor disposto
sì al venir con le parole tue,
ch’i’ son tornato nel primo proposto.
Or va, ch’un sol volere è d’ambedue:
Chi è colei?
A.Beatrice
B.La Madonna
C.Lucia
D.La madre di Dante Alighieri
9.Tu duca, tu segnore e tu maestro”.
Così li dissi; e poi che mosso fue,
intrai per lo cammino alto e silvestro.
Chi è il duca?
A.Gesù
B.Dio
C.Virgilio
D.Mosè
10.Inferno-Canto III
PER ME SI VA NE LA CITTA’ DOLENTE,
PER ME SI VA NE L’ETTERNO DOLORE,
PER ME SI VA TRA LA PERDUTA GENTE.
GIUSTIZIA MOSSE IL MIO ALTO FATTORE;
FECEMI LA DIVINA PODESTATE,
LA SOMMA SAPIENZA E ‘L PRIMO AMORE.
DINANZI A ME NON FUOR COSE CREATE
SE NON ETTERNE, E IO ETTERNA DURO.
LASCIATE OGNE SPERANZA, VOI CH’INTRATE.
I poeti varcano la porta dell’inferno, al sommo della quale è la scritta che immette nella realtà della pena eterna e della giustizia divina. Nel vestibolo vedono gl’ignavi, e Dante ne riconosce uno, tra tutti: colui che fece il “gran rifiuto”. Il nocchiero Caronte (in foto) che traghetta le anime, d’improvviso un terremoto scuote la terra e lo segue un baleno, Dante perde i sensi e, misteriosamente, varca il fiume infernale. Come si chiama questo fiume?
A.Bramante
B.Acheronte
C.Bifronte
D.Tebe
11.Queste parole di colore oscuro
vid’io scritte al sommo d’una porta;
per ch’io: “Maestro, il senso lor m’è duro”.
Ed elli a me, come persona accorta:
“Qui si convien lasciare ogne sospetto;
ogne viltà convien che qui sia morta.
Cosa si intende per colore oscuro?
A.Parole che annunciano paesaggi di colore scuro
B.Parole che annunciano buio e paura
C.Parole che annunciano mancanza di lucentezza
D.Parole che annunciano un castigo e una vendetta
12.Noi siam venuti al loco ov’ i’ t’ho detto
che tu vedrai le genti dolorose
c’hanno perduto il ben de l’intelletto”.
E poi che la sua mano a la mia puose
con lieto volto, ond’ io mi confortai,
mi mise dentro a le segrete cose.
Quivi sospiri, pianti e alti guai
risonavan per l’aere sanza stelle,
per ch’io al cominciar ne lagrimai.
Diverse lingue, orribili favelle,
parole di dolore, accenti d’ira,
voci alte e fioche, e suon di man con elle
facevano un tumulto, il qual s’aggira
Cosa si intende per diverse lingue e orribili favelle?
A.Varie lingue parlate dai dannati e quindi incomprensibili
B.Linguaggi disumani e pronunzie orrende
C.Presenza di dannati di lingua araba
D.Con le forti urla di tante anime dannate le parole diventano incomprensibili
13.Sempre in quell’aura sanza tempo tinta,
come la rena quando turbo spira.
E io ch’avea d’error la testa cinta,
dissi: “Maestro, che è quel ch’i’ odo?
e che gent’ è che par nel duol sì vinta?”.
Ed elli a me: “Questo misero modo
tegnon l’anime triste di coloro
che visser sanza ‘nfamia e sanza lodo.
Chi sono gli ignavi?
A.Coloro che né presero posizione, per fiacchezza e aridità, a difesa dell’etica cristiana, né scesero a fianco dei malvagi
B.Coloro che non volevano né gioie né dolori
C.Coloro che né aiutano né vogliono essere aiutati
D.Coloro che non accettano alcuna divinità
14.Mischiate sono a quel cattivo coro
de li angeli che non furon ribelli
né fur fedeli a Dio, ma per sé fuoro.
Caccianli i ciel per non esser men belli,
né lo profondo inferno li riceve,
ch’alcuna gloria i rei avrebber d’elli”.
Cosa si intende per cattivo coro?
A.Gente non capace a cantare
B.Cattiva compagnia
C.Schiera malvagia
D.Urla disperate
15.E io: “Maestro, che è tanto greve
a lor che lamentar li fa sì forte?”.
Rispuose: “Dicerolti molto breve.
Questi non hanno speranza di morte,
e la lor cieca vita è tanto bassa,
che ‘nvidiosi son d’ogne altra sorte.
Tornare nel nulla significherebbe per queste anime cessare dall’eterno soffrire. Esse sanno invece che per sempre vivranno, in uno stato vile e tormentoso, molto peggiore della morte. Cosa si intende per cieca vita?
A.Oscura, senza gloria
B.Chi non può vedere la bontà
C.Chi non può vedere il rispetto
D.Chi non riconosce l’esistenza di Dio
Elenco risposte esatte
1.D
2.B
3.A
4.A
5.C
6.C
7.D
8.A
9.C
10.B
11.D
12.B
13.A
14.C
15.A
Giudizio finale
Risposte esatte giudizio
Da 0 ad 8 scarso
Da 9 a 12 buono
Da 13 a 15 esperto