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ARMI E POZIONI – Capitolo 7

DiPietro Sciandra

Ott 5, 2019

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Capitolo 7

Kuros sa ora di doversi recare nella foresta di Elrond in cui qualcuno di sembianze simili ad un essere umano potrebbe aiutare Kuros nella sua pericolosissima ricerca. Già perché; come Malkil ha degli alleati, anche Kuros dovrebbe averne; perché oltre che poter morire Kuros, tutti gli altri abitanti di Elrond non avranno speranza di sopravvivere con Malkil al comando ed addirittura con due stregoni suoi alleati. Ma perché furono rapite cinque donzelle che poi esse furono salvate da Kuros?

Eppoi Kuros di volta in volta dopo aver liberato le cinque donzelle ed aver trovato cinque tesori rimasti nei luoghi dei ritrovamenti perché troppa roba da portare via per una sola persona; eppoi i due stregoni alleati di Malkil hanno fatto rapire cadauno una donzella e che oltre che Malkil abbia fatto rapire sei donzelle compresa la principessa Eleanor; tutti questi avvenimenti siano collegati tra di loro. Ma perché tutto questo?

Kuros non sa uno scopo preciso del motivo per cui siano state fatte rapire otto donzelle, perché oltre alle cinque donzelle da lui già liberate; Kuros deve non solo liberare ancora la principessa Eleanor; ma anche scoprire non solo chi sono i due stregoni alleati di Malkil, ma perché entrambi si siano alleati a Malkil, chi sono le altre due donzelle rapite ciascuna da ciascuno dei due stregoni alleati di Malkil e soprattutto chi è questo potenziale alleato misterioso che potrebbe aiutare Kuros e perché. Kuros ha liberato cinque donzelle di cui di volta in volta lui ha trovato preziose informazioni oltre a dei tesori di oggetti preziosi che però essi sono dovuti restare nei rispettivi posti dei ritrovamenti perché era impossibile per una sola persona trasportare tutti quegli oggetti preziosi accumulati l’uno sull’altro senza nemmeno potere vedere bene cosa ci fosse in mezzo a tutti quei tesori e soprattutto in fondo a ciascun mucchio di oggetti. I cinque tesori sono rimasti nei luoghi dei ritrovamenti di Kuros dopo grazie alle donzelle rapite da Malkil e in seguito liberate da Kuros; in seguito alla loro liberazione da parte di Kuros poi ciascuna donzella ha poi svelato a Kuros l’ubicazione di volta in volta di ciascun tesoro. Bisogna ora però risalire in superficie come avvisava quel rotolo trovato da Kuros. Ma i pericoli non ci sono solamente sottoterra nelle caverne e sopra la terra nella foresta; ma anche nel sottoterra di mezzo tra le caverne e la foresta di Elrond. Come Kuros era sceso in un sotterraneo, ora Kuros deve risalire da un sotterraneo per ritornare in superficie. Kuros deve affrontare però dei mostri anche nel sotterraneo tra la superficie e le caverne. Kuros viene attaccato da strane creature volanti che vivono sottoterra. Kuros si difende lanciando loro l’ascia che poi dopo aver colpito o mancato il bersaglio comunque l’ascia ritorna nella mano dalla parte dell’impugnatura a Kuros. Kuros affronta le aquile giganti che vengono sconfitte da Kuros. Kuros affronta ragni giganti che vengono sconfitti da Kuros. Dopo aver affrontato tutti questi mostri; finalmente Kuros risale in superficie. 

Riecco Kuros nella foresta di Elrond. Ci sono le porte nei tronchi degli alberi e bisogna trovare le chiavi degli stessi colori delle porte. Le chiavi servono anche per aprire le casse degli stessi colori delle chiavi. Ci sono delle eccezioni in cui ci sono porte che non necessitano chiavi. 

Ma all’improvviso Kuros viene attaccato da vespe giganti, mosche giganti, aquile giganti e lupi mannari. Fortunatamente Kuros trova e beve di volta in volta le pozioni, Kuros trova la pozione rosa che incrementa l’altezza nei salti e sì potendo fare Kuros può combattere ed affrontare meglio questi mostri potendo Kuros saltare più in alto. Kuros trova la pozione blu che dà a Kuros maggior velocità nei movimenti e potendosi muovere più velocemente non solo a correre ma anche a combattere Kuros sconfigge i mostri suoi nemici. Kuros trova la pozione rossa che dà a Kuros l’invulnerabilità. Kuros viene urtato dai mostri che al contatto con l’armatura di Kuros i mostri scompaiono. 

Improvvisamente Kuros incontra uno strano essere che sembra umano. Kuros si avvicina allo strano essere umanoide. Kuros tenta di avvicinarsi allo strano essere umanoide per cercare di creare un contatto, un dialogo. Ma senza alcuna spiegazione; Kuros viene attaccato da questo strano essere umanoide. Kuros resta ferito. Ma come è possibile?

Kuros pensa:

“Ma allora Penelope mi ha mentito! Ma perché? Io l’ho salvata e lei mi fa uccidere! Io dovrei incontrare un mio potenziale alleato e non un mio potenziale assassino!”

Come si spiega tutto questo?

Kuros non ha incontrato chi lui stava cercando tramite le indicazioni di Penelope; ma Kuros ha incontrato un folletto maligno che vive nella foresta di Elrond; ma i folletti maligni sono purtroppo al servizio di Malkil e quindi tutti i folletti maligni sono al servizio di Malkil con i precisi ordini di attaccare tutti i guerrieri non con l’armatura rossa che invece i guerrieri con l’armatura rossa sono i guerrieri corrotti al servizio di Malkil. Penelope sarebbe dovuta essere più precisa; visto che Kuros ha rischiato di morire per mano di un folletto maligno al servizio di Malkil e quindi contro Kuros e non un potenziale alleato di Kuros. Evidentemente il potenziale alleato di Kuros non è l’unico essere umanoide a vivere nella foresta di Elrond, oltre ai folletti maligni che vanno combattuti da Kuros. 

Ferito da un folletto maligno; Kuros continua la sua ricerca nella foresta di Elrond. Intanto uccidendo un serpente gigante; Kuros prende possesso della chiave blu. Kuros trova una cassa blu. Kuros apre la cassa blu con la chiave blu. Kuros trova nella cassa blu 54 gemme poi mettendole nel suo sacco. Kuros continua il suo cammino nella foresta di Elrond. Kuros incontra uno strano essere umanoide vestito di verde con i capelli rossi. Kuros attacca lo strano essere umanoide vestito di verde con i capelli rossi. Kuros attacca usando la spada; lo strano essere umanoide vestito di verde con i capelli rossi attacca Kuros con la spada. Il duello si svolge con particolare violenza. I due combattenti si equivalgono. Kuros dice credendo di non essere capito:

“Tu combatti bene per essere un folletto maligno!”

Il nemico di Kuros dice a Kuros:

“Ma quale folletto maligno? Io non sono un folletto maligno! Io ti combatto perché tu sei al servizio di Malkil!”

Kuros smette di combattere. Pure lo strano essere umanoide smette di combattere. Kuros dice allo strano essere umanoide:

“Ma tu puoi capirmi? Ma chi sei tu, se tu non sei un folletto maligno ed allora perché tu mi hai attaccato?”

Lo strano essere umanoide vestito di verde con i capelli rossi dice a Kuros:

“Io ti ho attaccato perché io ti credevo un guerriero al servizio di Malkil! Io ti volevo combattere per non pagarti il pedaggio!”

Kuros dice allo strano essere umanoide:

“No! Io non ho l’armatura rossa come i guerrieri corrotti che si fanno pagare per il pedaggio! Mi vedi bene?”

Lo strano essere dice a Kuros:

“Strano…Io ti ho visto che tu avevi l’armatura rossa poco fa ed ora non è più rossa la tua armatura! Ma allora perché tu mi hai attaccato?”

Kuros dice allo strano essere:

“Oh! Ora io comprendo! Io avevo l’armatura rossa perché io avevo bevuto la pozione rossa che dà l’invulnerabilità, e nel frattempo che la pozione fa effetto chi la beve diventa tutto rosso ed avendola bevuta io la pozione avendo addosso l’armatura, diventandomi l’armatura rossa durante l’effetto della pozione rossa che dà l’invulnerabilità per alcuni secondi; vedendomi tu mi hai scambiato per un guerriero che ha sempre l’armatura rossa che si fa pagare il pedaggio essendo egli al servizio di Malkil! Tu mi hai scambiato per un guerriero con l’armatura rossa al servizio di Malkil come io ti ho scambiato per un folletto al servizio di Malkil! Tu non mi hai ancora detto come tu ti chiami!”

Lo strano essere umanoide finalmente, dopo il necessario chiarimento in seguito al dirizzone, l’essere umanoide vestito di verde con i capelli rossi dice a Kuros:

“Innanzitutto, io non sono un folletto né benigno né maligno! Io sono un elfo! Io mi chiamo Link! Io devo salvare una donzella rapita da uno stregone!”

Kuros impietrito dalla sorpresa tenta di farsi uscire le parole, dicendo:

“Pure tu devi salvare la principessa Eleanor rapita da Malkil?”

Incredulo Link stavolta dice a Kuros:

“Ma chi è Malkil? Chi è Eleanor? Io devo salvare la principessa Zelda rapita da Gannon!”

Kuros e Link fanno fatica a esprimersi per l’incredibile caso in cui essi si trovano. Kuros dice a Link:

“Io devo salvare la principessa Eleanor fatta rapire dallo stregone Malkil! Io ho già salvato cinque donzelle fatte anch’esse rapire da Malkil! Io avevo saputo dalle donzelle da me liberate che Malkil avesse due stregoni suoi alleati e che ciascuno stregone a sua volta avesse fatto rapire una donzella ciascuno! Io sono alla caccia di Malkil per liberare la principessa Eleanor! Tu sei alla caccia di Gannon alleato di Malkil per liberare la principessa Zelda! Tu sei il mio potenziale alleato, allora, di cui mi favellò donna Penelope! Penelope non mi aveva ingannato allora! Tu sei chi io stavo cercando! Alleiamoci!”

Link dice a Kuros:

“Giusto! Noi dobbiamo unirci! Noi abbiamo lo stesso scopo, la stessa forza, una principessa ciascuno da liberare e soprattutto gli stessi nemici! Già perché l’alleato del mio nemico Gannon è il tuo nemico Malkil! E il tuo nemico Malkil è l’alleato del mio nemico Gannon! Ora dovrebbero essere loro a preoccuparsi di noi e non più noi di loro!!”

Potrebbe avere veramente ragione Link?

A proposito di Link…

Alcuni anni fa il principe dell’oscurità Gannon rubò una della triforza con il potere. La principessa Zelda aveva una della triforza con saggezza. Lei la divise in 8 unità per nasconderla da Gannon. Prima che lei venisse catturata. Vai trova le 8 unità Link per salvarla.

Le unità della triforza sono 8. Le donzelle rapite erano 8. Possibile che questi due numeri siano lo stesso per caso?

Chi è l’altra donzella rapita? E chi è l’altro alleato di Malkil? E cosa è questa triforza?

Nel frattempo che anche questi misteri vengano svelati; qui c’è una poesia dedicata alla principessa Zelda…

Poesia di Guido Bagatta (in foto)

A ZELDA

Tu che dal sole venisti illuminata

come il re dei capolavori,

oh mia amata, mia amata, mia amata

cartuccia che dopo i lavori

ad una nuova, intrigante avventura,

venisti ad aprirci il cuor.

Link,

come il santo supremo 

il rosso mare aprì

con un gesto di mano,

tu con la tua fida spada,

memoriaca di gesta gloriose,

iniziasti la grande avventura

di riportare alle cose

la forma che Gannon mutò.

Che speme, che forza mi desti!

Or rechiamoci dall’eterno nemico,

dopo aver conquistato i nascosti

medagli nei lugubri castelli interrati.

Oh, quante fatiche!

I misteri che assai vollero tempo

i mostri che ti chiesero tanto, tanto,

ma quanto coraggio di vivere ancor!

Ma anche gente che ha fede nel cuor

ti aiutò con fiducia a trionfar.

O un’ignota morte in un’oscura

segreta stanza di un sotterraneo,

che le tue precedenti fatiche non ricorda,

o un trionfo sul mare e il crudele

e la pace nel mondo che amasti.

Come batte il mio cuor or commosso,

dopo aver osservato con gioia

la serenità per merito mio!

Esulta saggio che m’incoraggiasti un tempo,

esulta gente che mi feci capire

come eravate soppressa,

com’è triste la vita se cessa

di goder di beata libertà!


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Dir. artistica Emanuela Petroni
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