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IL DIVORATORE DI ANIME – CAPITOLO 18

DiPietro Sciandra

Ago 23, 2016
An El Pilar fighting bull charges at a runner after goring him on Estafeta street during the sixth running of the bulls of the San Fermin festival in Pamplona July 12, 2013. Four runners were gored in a run that lasted four minutes and fifty seven seconds, according to local media. The unidentified runner, a 31-year-old man from Castellon, Spain, was gored three times, according to local newspaper reports. REUTERS/Susana Vera (SPAIN - Tags: SOCIETY ANIMALS)

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An El Pilar fighting bull charges at a runner after goring him on Estafeta street during the sixth running of the bulls of the San Fermin festival in Pamplona July 12, 2013. Four runners were gored in a run that lasted four minutes and fifty seven seconds, according to local media. The unidentified runner, a 31-year-old man from Castellon, Spain, was gored three times, according to local newspaper reports. REUTERS/Susana Vera (SPAIN - Tags: SOCIETY ANIMALS)

IL DIVORATORE DI ANIME

Capitolo 18

L’avversario dell’Uomo Leone è l’impressionante Uomo Toro. La storia dell’Uomo Toro è ben particolare.

Questo ragazzo che ha circa vent’anni, ha un passato molto turbato.

Difatti, alcuni anni fa, ovvero sette anni fa, questo ragazzo andò in Spagna coi suoi genitori e degli amici. La Spagna la visitarono molto; tra cui Barcellona, Saragozza e Pamplona.

Pamplona è famosa per una particolare tradizione, ovvero un giorno l’anno si liberano i tori per la città e chi ha coraggio a sfidare un toro può farlo semplicemente andando in strada.

Questo ragazzo che con la sua famiglia stava passeggiando per Pamplona, pur conoscendo questa tradizione uscì di casa proprio il giorno della festa. Purtroppo non erano pronti a ciò che li aspettasse. Un toro incornò il padre del ragazzo e lo uccise proprio davanti i suoi occhi e dopo il toro puntò il ragazzo che era rimasto senza fiato e senza sangue nelle vene, talmente la scena raccapricciante della morte del padre sotto i suoi occhi.

Il toro stava per attaccare il ragazzo, la confusione totale era sparsa per tutta la città. Il ragazzo che all’epoca aveva 14 anni, non ebbe più il coraggio di vedere un toro in vita sua, perché gli ricordava ogni volta l’atroce morte del padre e la paura sconvolgente che gli divorava l’anima sempre di più. Quel ragazzo non riuscì mai a riprendersi, capì che la sua vita sarebbe cambiata e che non sarebbe stato più lo stesso. Quella terribile paura gli provocò una mutazione psichica, il dolore della morte del padre non avrebbe mai potuto sopportarlo, pensò addirittura di suicidarsi. Quel ragazzo pensò molto e si rese conto che un toro non poteva essere più forte di lui, perché un toro è più forte, ma non più intelligente. Così, quel ragazzo pensò di esternare il dolore che aveva dentro solo con la vendetta; ovvero di svilupparsi la massa muscolare per avvicinarsi il più possibile alla forza di un toro. Perché anche se strano, ma l’unico modo per dimenticare la morte del padre era solo diventare lui stesso come un toro; così cominciò a perdere la ragione e subì un forte crollo mentale. Quel ragazzo capì che la sua anima era morta con la morte del padre. Oramai la sua vita da umano era finita e la sua anima era posseduta dal desiderio di distruzione e di dominio con la violenza, perché solo il potere ti sublima l’anima e ti fa dimenticare il dolore. Così, quel ragazzo agiva solamente con la forza, dimenticando il lume della ragione. Il forte dolore che divorava l’anima a quel ragazzo lo costrinse a prendere le sembianze di un toro, perché solo pensando da animale avrebbe dimenticato la morte del padre; perché continuando a ragionare da essere umano avrebbe solo continuato a soffrire e quindi l’unico modo per non soffrire più era di diventare un essere insensibile come un animale e che proprio il toro, simbolo della sua maledizione sarebbe diventato il suo nuovo modo di essere. Per questo motivo, in occasione di questo torneo, quel ragazzo si travestì da toro, volendo far patire agli avversari quello che ha sofferto il padre. La sua vendetta sarebbe stata compiuta, solo spargendo il sangue dei suoi nemici.

Il desiderio di vendetta ti spinge solo a versare sangue, facendoti diventare un assetato di sangue senza sapere se sarai mai sazio. Quindi la cosa più selvaggia che si possa fare, ovvero la distruzione senza fine. Purtroppo il dolore dell’Uomo Toro non può essere curato, perché solo l’amore può far dimenticare in parte l’accaduto; essendo un tipo inavvicinabile è condannato solo a soffrire e far soffrire gli altri. Un tipo così violento è solo temuto ed odiato, è difficile da capire e da amare.

Il desiderio di distruzione e di odio verso il mondo è diventato l’unico pensiero che motiva la vita dell’Uomo Toro; quindi state attenti!

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Dir. artistica Emanuela Petroni
Salve, posso esserti utile ?