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IL DIVORATORE DI ANIME – CAPITOLO 37

DiPietro Sciandra

Set 27, 2016

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Capitolo 37

Bisogna ricordare una cosa molto importante; ovvero che quando muore l’anima, il tempo non ha più alcun significato. Difatti, la morte dell’anima in questo è come la morte del corpo; cioè che quando avviene la morte dopo diventa infinito e senza tempo, tutto uguale. La morte dell’anima è così, anche se potrebbe aumentare il dolore che ti consuma l’anima sempre di più. Quando avviene la morte dell’anima, il tempo si ferma a quel giorno del tragico evento; e dimenticarlo è solo un’illusione. Per quanto si possa amare, ridere, tentare di dimenticare, nel profondo di ogni gioia si soffre; perché la felicità fa contrasto con il tuo dolore e lo noti di più. Io penso che sia meglio soffrire per vivere e non vivere per soffrire. In questo è difficile vedere il bene in certe situazioni; ma la speranza non deve morire. Alcuni Sin Alma si tolgono la vita perché non vedono più nulla oltre di loro, e pensano che sia la fine della fine. Certe anime non possono salvarsi, perché sono dannate a soffrire anche dopo la morte. Per molti Sin Alma, la morte è una liberazione; quasi un premio, non è proprio così; perché uscire dal mondo per propria volontà oltre ad essere un peccato capitale, è fonte di eterna dannazione, perché solo Dio toglie la vita. I Sin Alma sono esseri maledetti in ogni caso, perché se vivono soffrono e fanno soffrire gli altri; se si uccidono fanno soffrire chi li ama, se invece uccidono e poi si uccidono scatenano una tragedia. I Sin Alma non sono né pazzi né malati di mente; sono esseri che hanno subito una mutazione psichica dovuta alla morte dell’anima e che si trovano costretti a ragionare in un modo non più umano; perché loro ragionano, ma non più come noi, per questo sono pericolosi; perché sono capaci di tutto, di distruggere e di distruggersi. Non si tratta di ostacolare dei folli, ma dei mostri che anche se agiscono da soli sono capaci di mettere alla mercé molte persone, senza potersi difendere. I Sin Alma quindi non vanno considerati più umani, anche se nell’aspetto lo sono; perché i mostri sono come gli eroi, non tutti portano una maschera. Tralasciando le storie di fumetti e di cinema, che mettono sempre in evidenza i mostri e gli eroi come esseri mascherati anormali che si fanno battaglia, io ho rappresentato i Sin Alma mascherati, non solo per renderli più interessanti, ma per esaltare il dolore che portano dentro di sé e che sanno che non potranno mai sconfiggerlo, per questo lo hanno accettato contro la loro volontà. Per quanto gli esseri umani si sentano padroni del mondo, non sanno che in realtà sono i veri ospiti che subiscono ogni tipo di violenza da forze che non sappiano né da dove vengano né cosa siano. Ci sono forze in questo mondo che sfuggono ad ogni saggio occhio scientifico, perché l’uomo è l’ultimo essere che è arrivato sulla Terra e non il primo. Questo dovrebbe farci riflettere del perché Dio creò l’uomo per ultimo e non per primo, forse perché la Terra è degli animali e non degli uomini?

Questa domanda potrebbe non avere risposta. Se davvero l’uomo è il padrone della Terra, perché fu creato per ultimo?

Non sono gli ospiti che arrivano per ultimi?

Che senso ha che l’uomo debba comandare sugli animali essendo l’ultimo arrivato?

Se Dio ci diede il potere di imporre la nostra volontà sugli esseri inferiori intellettualmente, facendoci a sua immagine e somiglianza, perché non ci creò per primi, invece che per ultimi?

Forse perché non dovevamo scoprire qualcosa che fece Dio a nostra insaputa e costringerci a scoprirlo da soli; forse nel peggiore dei modi o nel migliore; ma comunque a scoprire tutto da soli?

Cosa sarebbe potuto cambiare se invece Dio creò prima l’uomo e poi gli animali e poi il cielo e le acque?

Tutto è come se si creasse la casa e poi gli inquilini. Una domanda è lecita ed interessante, tralasciando la teoria di Darwin, sul fatto che l’uomo venga dalla scimmia o no, dobbiamo pensare, sono gli uomini che sono poco animali o sono gli animali che sono poco uomini?

Dio li differenziò per lo spirito, per l’immagine e per l’intelletto; ma cosa abbiamo veramente in comune con loro a parte la biologia che ci unisce nella riproduzione, del bisogno di mangiare e di bere?

Forse l’aggressività?

Non può essere solo questo. Gli animali hanno un’anima ma non lo spirito. Animale deriva dal latino “animus”, intenzione di fare qualcosa. Per questo quando muore l’anima muore anche ogni volontà.

Quando muore l’anima di una persona, muore ogni sua volontà e quindi si trova ad essere schiava di una forza maggiore che la controlla. I misteri sono molti in questo mondo, ci sono più cose da scoprire di quanto si possa immaginare.

Se muore l’anima, muore la volontà e si è costretti a compiere azioni che non avremmo mai pensato di fare prima, questo sono i Sin Alma. I Sin Alma sono portatori di catastrofe per sé e per gli altri, ma è molto difficile riconoscerli, scovarli e neutralizzarli, perché i Sin Alma non hanno più nulla da perdere; perché se perdi l’anima non c’è più nulla che ne valga la pena. L’anima di una persona è la cosa più preziosa che ci sia, solo che affrontando una vita tumultuosa ed impegnativa ed in ogni caso per vari motivi siamo sempre lontani dalla vita spirituale. L’anima è la cosa più preziosa al mondo appunto perché non si vede; perché se fosse visibile a chiunque non avrebbe alcun valore e sarebbe di tutti. Ogni anima esistente è un tesoro da scoprire e da difendere al tempo stesso, perché scoprire la verità non significa per forza distruggerla.

La collettività umana è abituata che quando scopre qualcosa, o se ne impossessa o la distrugge; per l’anima non è così; per questo solo Dio poteva darcela.

Lo so che non è facile credere in ciò che non si vede; ma bisogna capire che a non credere c’è solo da perdere. Perché l’anima è un dono di Dio, ed essendo il più importante dono che abbiamo, dobbiamo difenderlo; perché è solo nostro.

La vita ci fu data per cercare Dio, la morte per trovarlo e l’eternità per possederlo” (Cav. Luciano Sciandra).

Per questo la morte dell’anima è la peggiore morte che esiste; perché la morte del corpo non è il peggiore dei mali; perché morendo l’anima si è dannati per sempre; perché si è allontanati da Dio per sempre e non c’è più possibilità di salvezza. Io penso che per forza esistendo Dio esista il diavolo; e sto provando a dimostrarlo appunto con “Il divoratore di anime”, perché bene e male hanno bisogno dei loro rappresentanti; perché bisogna avere sempre a chi riferirsi. Le forze del bene e del male mandano avanti il mondo; invece i neutrali; ovvero gli ignavi che non si schierano e non partecipano essendo indifferenti è come se non ci fossero; per questo è il peccato peggiore essere ignavi, perché non partecipano a nulla, sono estranei al mondo. Certo, fare sempre il bene è impossibile; la peggiore colpa è non provarci neppure.

In conclusione, il diavolo è una entità reale, per quanto possa sembrare assurdo, perché il vero cristiano deve credere in Cristo e sapere di evitare il diavolo. Il più grande potere del diavolo, per quanto possa sembrare strano è l’attesa, il diavolo è capace di attendere 100 anni per vendicarsi e sistemare chiunque gli abbia fatto dei torti, perché il diavolo esiste per combattere Cristo, vendicarsi, e distruggere chi lo ostacola, e poi il diavolo un po’ alla volta sistema tutti, a modo suo. Questo è incredibile che l’essere più irrequieto al mondo abbia pazienza, perché; il diavolo è così forte perché ha la calma di riflettere, decidere, organizzare la sua difesa ed il suo attacco; perché il diavolo è intelligente, astuto, caparbio, ingannevole, forte e soprattutto spietato. I diavoli di cui ho parlato io, ovvero Maurizio Belmonte e Riccardo Croce sono due diavoli come non li avete mai visti; perché io stesso ne sono stufo di vampiri, zombi e mummie, per rappresentare il male. Il male ha più forme di quante ne possiate immaginare, e lo state scoprendo da voi stessi; tra cui Uomo Orso, Evil Clown, Uomo Serpente eccetera. La differenza sostanziale tra il potere di Dio ed il potere del diavolo è che Dio è basato sulla libertà; fare o non fare con la libera scelta; invece il potere del diavolo è dato sulla schiavitù dell’anima e con la costrizione e la dannazione eterna. Certo, c’è anche chi sceglie la via del male perché è quella più facile; ma questo è un altro discorso; perché io non parlo di scelte di vita per quanto oneste o disoneste; ma la differenza tra anime vive e libere ed anime morte e schiave. Quindi, non si tratta più di angeli e demoni; ma di anime di Dio e di “senza anima”. Per questo io sono partito dalla creazione del mondo; perché che senso ha che i padroni debbano subire le violenze degli ospiti; o siamo noi umani gli ospiti ed altre entità sono i padroni senza che lo sappiamo?

Capite da soli che gli interrogativi più vasti siano senza risposta, forse perché non dobbiamo o non possiamo saperlo. Noi siamo più piccoli di quanto pensiamo in questo mondo; ci sono forze che vanno oltre ogni ambizione umana, quindi noi siamo meno forti di quanto possiamo immaginare; perché la forza più inaspettata e terribile che esista è data dallo spirito. C’è molto da pensare, perché se i Sin Alma sono resi schiavi e prigionieri da una forza maggiore, è un fattore che è diventato un comodo come alibi, oppure un margine di verità c’è?

Questo è pur vero che ogni scienza abbia i suoi limiti, ma la santa fede non ha limiti; ci sarà pure un motivo?

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Dir. artistica Emanuela Petroni
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