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IL DIVORATORE DI ANIME – CAPITOLO 39

DiPietro Sciandra

Set 30, 2016

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Capitolo 39

Per questo i Sin Alma devono essere riconosciuti ed imprigionati, con tutto che ci siano le autorità di polizia e la psichiatria, qui non si tratta né degli uni né degli altri, ovvero i Sin Alma non sono né criminali che scelgono di violare la legge e né tanto meno mostri con dei disturbi mentali, perché il disturbo mentale si può curare, mentre l’anima non può ridartela nessuno, tranne Dio, se sei un’anima recuperabile, ma non tutte le anime sono recuperabili. Tutto ciò che vi racconto va oltre ogni immaginazione, con tutto che sia una realtà, noi siamo in estremo pericolo e dobbiamo difenderci. Se tutti i Sin Alma sapessero cosa sono e si unissero, gli umani veri potrebbero sparire dalla Terra. Per nostra fortuna, i casi di Sin Alma sono sempre isolati, eppure la cronaca ci intimorisce, perché vediamo che una sola persona è in grado di distruggere una famiglia, oppure un individuo che ha sempre vissuto una vita normale, all’improvviso uccide in un modo che nessuno si sognerebbe nemmeno nei peggiori incubi.

La scienza non può sempre spiegare tutto, ma deve trovare solo una spiegazione plausibile, anche se molte volte non corrisponde alla realtà, l’importante è che sia accettabile come verità o quasi. Difatti, spesso molte scienze non sono esatte, anche se alcune hanno dei calcoli matematici, a volte si può sbagliare lo stesso.

Ora, a parte ciò; resta il fatto che i Sin Alma esistano realmente, non sono personaggi di mia fantasia, perché i personaggi sono inventati, ma le tematiche no. Ci sono casi che non sono spiegabili con nessuna scienza. Per quanto possa sembrare assurdo, i Sin Alma esistono, non sono esseri di fantasia o personaggi di un film dell’orrore. Io ho ideato questo termine “sin alma”, perché lo spagnolo è una lingua molto simile alla nostra, ma occorreva comunque un prestito linguistico che facesse contrasto; perché dire in italiano “senza anima” ha un senso, invece dire “sin alma” ne ha un altro, perché questa entità si deve ben distinguere dal nostro linguaggio comune. Quindi, adoperando un prestito linguistico con un significato specifico, portato da un significante spagnolo, ciò può portare contrasto e differenziarsi nella nostra lingua, ma anche in ogni codice linguistico, oltretutto, anche per gli spagnoli stessi, l’uso di Sin Alma in maiuscolo, darà loro un significato diverso da ciò che hanno sempre conosciuto, perché essendo la loro lingua, loro hanno un motivo in più per scriverlo in maiuscolo per non confonderlo come termine comune. Così, in ogni lingua si può dire Sin Alma, perché scritto così, nessuno penserà più all’uso comune di questa traduzione spagnola, perché come si dice nel linguaggio non c’è proprietà privata. Con tutto, che poi i Sin Alma non c’entrino nulla con la Spagna, nessun Sin Alma ha origine lì, nemmeno di passaggio; compreso Uomo Toro; ma è puramente casuale. Con Sin Alma si intende ora il vivente morto.

Dopo questa sincronia, riprendiamo il discorso di Piranha. Piranha non può continuare ad odiare l’acqua in eterno, che poi era la sua più grande passione, stare a contatto con l’acqua da amarla si è trovato costretto ad odiarla, ma forse nel profondo del suo odio per l’acqua c’è ancora l’amore per l’acqua; la soluzione divenne una sola, ovvero l’acqua divenne parte di lui. Difatti, Piranha scoprì di trovarsi meglio in acqua che fuori, lui subì una mutazione psichica con il passare del tempo, come se l’acqua che rappresentava il male prese possesso di lui e quindi della sua anima uccidendogliela. Passando gli anni, Piranha scoprì di diventare sempre più aggressivo e di avere sempre fame, e poi qualunque cosa mangiasse la divorava in poco tempo ed in un modo non da buon senso. Piranha cominciò a stare sempre più spesso in acqua, per esempio quando faceva il bagno a casa era capace di stare due ore nella vasca, e poi prendendo lezioni di nuoto scoprì di avere una grande velocità a nuotare, e si stancava difficilmente. L’acqua stava diventando il suo mondo, ma in ogni caso non poteva certo dimenticare la morte dei suoi genitori e di suo fratello. Comunque, Piranha provava forti brividi alla vista di un piranha; ma si era messo in testa di sconfiggere questa maledizione che lo affliggeva continuamente. Piranha si trovò costretto a vivere due vite separate, ovvero quella di bravo ragazzo rimasto orfano mentre viveva coi suoi nonni, e quella di mostro aggressivo quando ne capitava l’occasione. Piranha non aveva intenzione di fare del male; solo che se qualcuno gli tirava addosso un po’ d’acqua, anche solo per fare un gavettone in estate, lui era capace di saltare addosso al malcapitato e divorargli il viso. A Piranha, l’acqua tirata addosso con violenza ricordava gli schizzi delle onde il giorno in cui i suoi genitori e suo fratello furono divorati dai piranha davanti a lui.

Piranha si salvò perché vide l’acqua diventare rossa e poi la stessa acqua sporca di sangue lo travolse, diventando un bagno nel sangue di suo fratello mangiato davanti a lui. Per questo, Piranha ama l’acqua, ma la odia se gliela tirano addosso, perché ogni volta che l’acqua gli viene tirata addosso con violenza per lui il tempo si ferma e torna a quel giorno e diventa lui stesso come i piranha, perché non avendo potuto sconfiggerli si è trovato costretto a diventare come loro. Per questo motivo dicevo che il tempo a volte non serve per dimenticare, perché non si tratta di dimenticare un torto, ma quando muore l’anima il tempo non ha più alcun significato. I Sin Alma hanno l’anima immortale, ma nel peggiore dei modi, il migliore è credere in Cristo. L’immortalità non risiede nel corpo, ma nell’anima, quando si muore il tempo non conta più. I Sin Alma sono gli esseri più lontani da Dio. I Sin Alma non sono più uomini, ma non sono neppure animali, sono esseri con un corpo privo di vita, maledetti e condannati a soffrire per sempre e far soffrire gli altri. Piranha è uno di questi, lui si trova costretto ad amare non più l’acqua come prima, perché passando da forte passione a forte dolore, l’acqua è diventata parte di lui in ogni caso; perché non conta più amore od odio, l’acqua è parte della sua anima e non può combatterla; perché nessuno può combattere contro la propria anima, più combatti contro te stesso e più ti distruggi e più sei dannato a soffrire. Per non combattere contro la propria anima, i Sin Alma si trovano costretti ad accettare una realtà che non vogliono, ovvero quella di essere un mostro. Piranha amava sempre di più vivere nell’acqua, ma sentiva sempre un forte bisogno di sfogare la sua aggressività. Difatti, frequentando la scuola, Piranha era sempre in cerca di qualcuno da aggredire, con la scusa di aiutare qualcuno che venisse molestato e doversi difendere da qualcuno che lo trattasse male. Piranha era veramente pericoloso ed in grado di fare veramente male, perché lui si divertiva a mordere le persone ed i suoi compagni di scuola. Non c’era praticamente nessuno in grado di contrastare Piranha, perché più lo lasciavano da solo i suoi compagni e più lui era motivato a fare loro del male. Anche gli insegnanti cercarono di mettere per lui una buona parola, considerato il fatto che sia rimasto orfano molto presto. Le difficoltà non mancavano certo a Piranha, che lui vedeva solo i suoi compagni come prede da torturare, perché considerato che lui si trovò solo nel momento più tragico della sua tenera vita, odiava profondamente il genere umano, perché sarebbe stato sufficiente che qualcuno avesse avvisato i suoi genitori e sarebbero usciti dall’acqua in tempo. Purtroppo, con tutto che quel giorno non c’era quasi nessuno, dei passanti potevano avvisare i suoi genitori, secondo la logica di Piranha, ma non era detto che chiunque sapesse dei piranha. Piranha aveva un grande punto di forza, ovvero alla vista del sangue diventava violento ed implacabile, perché riviveva ogni volta il sangue che era miscelato all’acqua del mare, il sangue dei suoi genitori e di suo fratello.

Piranha si salvò grazie a Pedro, che lo cacciò dall’acqua appena in tempo. Piranha quando vede il sangue sente un gran bisogno di vendetta verso chiunque ed il grande desiderio di fare del male gli divora l’anima. Piranha sa che non si può tornare indietro nel tempo, ma l’unico modo per vivere con l’affetto che gli fu strappato molto presto, era quello di vivere sempre con il tempo fermo al giorno della morte dei suoi genitori, questa è la vera condanna dei Sin Alma, l’immortalità dell’anima con la morte dell’anima; perché i Sin Alma non possono pensare né più al passato e né più al futuro; perché i Sin Alma non hanno più passato umano e non hanno speranza nel futuro, questa è la loro maledizione peggiore, ovvero vivere all’infinito il giorno della loro morte spirituale. Difatti, i Sin Alma non hanno più ricordi, è difficile tirarglieli fuori, soprattutto quelli felici, perché ogni ricordo felice, al Sin Alma può solo peggiorare la situazione, perché essendo così tanto infelice, si renderà ancora di più conto di quanto era felice e di quanto sia diventato infelice, perché pensare ai ricordi felici gli fa contrasto e soffre sempre di più.

 

 

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Dir. artistica Emanuela Petroni
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