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MOTORI RUGGENTI – Capitolo 11

DiPietro Sciandra

Lug 5, 2019

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IN FOTO PISTA DI CHARLOTTE/NORTH CAROLINA

Capitolo 11 

Gli anni passano e le stagioni NASCAR continuano. Ma in questo tempo che passa c’è stata la incredibile sfida tra Irvan e Kenny Wallace in un posto veramente unico. Difatti quando successe questa resa dei conti, tra i vari ricordi di questa insolita gara NASCAR su strada uno contro uno c’è un dettaglio che non si può dimenticare; perché l’arrivo di questa gara su strada tra due auto NASCAR era nelle vicinanze del monte Rushmore. Infatti le persone presenti a quella gara ancora raccontano quella gara. I membri della squadra di Irvan e i membri della squadra di Kenny Wallace ancora raccontano quella incredibile sfida…

Infatti, ritornando a quel giorno; Irvan preso dalla insopportabile gelosia nei confronti di Kenny Wallace; da quando non si parlava altro del secondo posto di Kenny Wallace ma con la macchina guidata solitamente da Irvan. Irvan si sentiva da quel giorno non tanto in pericolo di essere sostituito definitivamente da Kenny Wallace e quindi venendo licenziato; ma il fatto che più tormentava Irvan era il fatto che i membri della propria squadra di appartenenza provassero troppa ammirazione per Kenny Wallace che arrivava secondo con la macchina di Irvan mentre Irvan era in ospedale perché ricoverato in seguito ad un incidente in pista e per questo sostituito da Kenny Wallace. Irvan voleva una sfida faccia a faccia contro Kenny Wallace. Ricordando quel giorno di quella gara; una vera pazza gara su strada tra due auto NASCAR, il cui arrivo era nelle vicinanze del monte nazionale Rushmore, conosciuto per la somigliante raffigurazione sulla roccia dei volti dei primi quattro presidenti degli Stati Uniti d’America. In quella caldissima giornata; Kenny Wallace e Irvan erano pronti a gareggiare per strada con le loro rispettive auto di serie NASCAR. Stabilito il percorso per non avere né guai con la polizia né rischiare che estranei alla gara corressero rischi; tutto era pronto per la gara unica nella storia da quando esistono le auto NASCAR. “Signori accendete i motori!”

Kenny Wallace prese il comando subito dopo la partenza da fermi. Irvan stava leggermente dietro a Kenny Wallace. Kenny Wallace continuava a condurre. Le curve erano molte e correndo per strada le curve ovviamente sono sia a sinistra che a destra e non come i piloti NASCAR sono abituati in pista a svoltare solamente a sinistra su curve inclinate. Ma all’improvviso, un coyote attraversò la strada e dovendolo schivare, Kenny Wallace finì fuori strada; così Irvan passò al comando. Ma la corsa continuò. Troppo presto per arrendersi. L’arrivo verso il monte Rushmore era ancora lontano. Le poche persone che videro le auto NASCAR correre per strada non riuscivano a credere a ciò che esse videro. Irvan era ancora al comando. Kenny Wallace cominciò a mettersi in scia di Irvan. Ma all’improvviso, un autoarticolato bloccò la strada ai due piloti. Abituati ad ogni pericolo alla guida; né Irvan né Kenny Wallace vollero fermarsi. Kenny Wallace superò l’autoarticolato a sinistra e Irvan superò l’autoarticolato a destra. La corsa pazza continuò. L’arrivo verso il monte Rushmore era vicino ora. La mitica montagna con i primi quattro presidenti degli Stati Uniti d’America raffigurati sulla roccia cominciava a vedersi. La gente urlava presente all’arrivo di questa pazza gara. Irvan riuscì a battere Kenny Wallace arrivando quasi insieme al traguardo. Un giorno veramente indimenticabile. Irvan e Kenny Wallace si abbracciarono e si strinsero la mano. Kenny Wallace disse a Irvan:

“Bravo e grazie per questa incredibile sfida!”

Irvan disse a Kenny Wallace:

“Grazie di aver accettato la sfida! Io avevo più paura di non valere nulla che di morire!”

Risolta questa faccenda tra Kenny Wallace e Irvan, Irvan diventò più acclamato e con più attenzioni avendo riconquistato la stima delle persone che ammiravano di più Kenny Wallace che Irvan; specialmente i membri della squadra di Irvan. Già perché nelle gare tutti ricordano sempre i vincitori e mai gli sconfitti. Perché le sconfitte sono da dimenticare e le vittorie sono da ricordare? Si è esistiti in situazioni favorevoli e sfavorevoli, questo conta, l’importante è esserci. Chi non partecipa non è veramente nessuno in quel contesto; ma tutti i partecipanti di una qualsiasi gara meritano onore; dal più bravo al meno bravo; ovviamente anche se giustissimo festeggiare solamente il vincitore che è sempre colui che fa meglio degli altri. I piloti pensano che morire in pista sia per forza uno sbaglio del pilota meno esperto; ma questo non è vero, perché chi azzarda troppo di più può trovare la morte e non si tratta per forza di inesperienza o di imprudenza. Prevedere gli spostamenti degli avversari in pista è molto spesso così difficile da diventare quasi impossibile. 

IN FOTO MONTE RUSHMORE

Le corse NASCAR continuano. La gara di oggi è a Charlotte in North Carolina. Le rese dei conti uno contro uno si sono diffuse oramai tra tutto l’ambiente NASCAR. Quando ci sono contrasti tra due piloti; questi contrasti vengono risolti affrontandosi uno contro uno fuori dalla pista di gara. Capendosi e affrontandosi separatamente ci si capisce meglio e ci si rappacifica.

Venendo invece alla gara qui a Charlotte, oggi si corre la più lunga gara del campionato NASCAR, ovvero le 600 miglia Coca-Cola. Infatti la gara Coca-Cola 600 è la più lunga gara NASCAR; i cui appassionati meno esperti di corse automobilistiche potrebbero pensare che più di 500 miglia non si corrano. La gara Coca-Cola 600 è veramente la corsa più competitiva e più massacrante esistente al mondo. Nessun pilota fino alla fine può essere mai considerato fuori gara; perché si può sempre rientrare in gara con le soste dei rifornimenti sia durante la bandiera gialla che costringe i piloti a rallentare senza potersi superare seguendo l’auto che fa l’andatura che durante la bandiera verde con tutta l’andatura massima possibile. Correndo in tanti per così tanto tempo tutto può accadere. Non serve essere americani per sapere cosa è la Coca-Cola, a differenza di tantissimi altri nomi che pubblicizzano le gare NASCAR. Avendo infatti un mercato interno a parte; tantissimi marchi e nomi commerciali americani sono sconosciuti al di fuori degli Stati Uniti d’America. 

La gara Coca-Cola 600 sta per partire. Bandiera verde. Via libera dopo la partenza lanciata. Si parte. Tutti accelerano tentando di superare o mettendosi in scia. Todd Bodine prende il comando. Subito dietro di lui ci sono Pressley, Dallenbach, Andretti, Shepherd, Speed e Robby Gordon. Dopo pochi giri, esagerando con i fuori giri, Hillin fonde il motore uscendo di gara. La gara continua. Bobby Labonte è al comando, subito dietro di lui ci sono Musgrave, Jeff Gordon, Earnhardt, Martin e Geoff Bodine. A Nemechek scoppia una gomma in seguito ad un fortissimo urto con Benson. Bandiera gialla che rallenta la corsa. Le auto rientrano alle postazioni di rifornimento. Nella corsia dei rifornimenti si innesca un ulteriore incidente in seguito ad un urto tra Jeff Gordon e Earnhardt che esso provoca maggiori rallentamenti per far riprendere la gara con la ripartenza. Jeff Gordon e Earnhardt perdono ulteriori posizioni ritardando la sosta di rifornimento e la ripartenza dopo l’arresto alla sosta di rifornimento. Earnhardt durante la sosta di rifornimento dice al suo capo squadra:

“Jeff Gordon ha esagerato! Lui è stato scorretto e troppo precipitoso per vincere ad ogni costo, ma c’è un solo modo per vincere che è quello secondo il regolamento! Lui è un ragazzino rispetto a me e io ho tantissima esperienza più di lui! Io corro da quando lui aveva forse tre o quattro anni! Jeff Gordon dovrà vedersela da solo con me!”

Il capo squadra di Earnhardt dice a Earnhardt durante la sosta di rifornimento:

“Ora pensa a questa gara! Poi te la vedrai con lui! Vai!”

La corsa riprende dopo le soste di rifornimento durante la bandiera gialla. L’auto che fa il passo esce dalla pista e il commissario di gara sventola la bandiera verde per la ripartenza. La corsa è ancora lunghissima. Ci sono altri incidenti e altre bandiere gialle. Intanto tramite radio il capo squadra di Jeff Gordon dice a Jeff Gordon:

“Forse tu hai esagerato con Earnhardt andandogli addosso durante la sosta di rifornimento!”

Jeff Gordon risponde:

“Sta’ calmo! Quello è stato solo un incidente avvenuto dalla troppa foga di sbrigarmi per rientrare in pista davanti a lui!”

Il capo squadra di Jeff Gordon dice a Jeff Gordon sempre tramite radio:

“Forse Earnhardt si è molto arrabbiato per il tuo comportamento scorretto!”

Jeff Gordon risponde al suo capo squadra:

“Ma quale arrabbiato? Lui sta invecchiando e dovrebbe ritirarsi! Lasciasse correre noi giovani e lui andasse in pensione! Eppoi tu da che parte stai?”

Il capo squadra di Jeff Gordon risponde a Jeff Gordon:

“Dalla correttezza! Tu hai sbagliato!”

Jeff Gordon infuriato cerca Earnhardt per tutta la pista dandogli la caccia come un cane ad una volpe. Jeff Gordon è ora 27° e Earnhardt è ora 38°. Al comando ora c’è Rusty Wallace e dietro di lui subito ci sono Terry Labonte, Spencer, Cope, Jeff Burton, Rudd e Sacks. Musgrave rompe il motore uscendo di gara. Trickle ha le due gomme di destra molto consumate. Le due gomme di destra della macchina di Trickle esplodono facendogli perdere il controllo innescando un terribile incidente che coinvolge varie auto. Darrell Waltrip riesce a superare l’incidente. Bobby Labonte riesce a superare l’incidente. Ward Burton riesce a superare l’incidente. Ma Michael Waltrip va a sbattere proprio contro l’auto di suo fratello Darrell Waltrip. Bandiera gialla. Molte auto escono di gara dovendo i piloti abbandonare. Non ci dovrebbero essere feriti. La corsa è ancora molto lunga. Già molte auto sono uscite di gara. I continui cambiamenti di posizioni, con altri incidenti ed altre soste di rifornimento sia durante la bandiera gialla che durante la bandiera verde la gara procede senza particolari ed irrimediabili tragedie. 18 giri al termine. Jarrett è al comando. Subito dietro di lui ci sono Martin, Petty, Todd Bodine, Schrader e Elliott. Earnhardt è 18°. Jeff Gordon è 23°. Jeff Gordon si avvicina a Earnhardt. “L’intimidatore” è ora intimidito. Ovvero Earnhardt che fa sempre paura ai suoi avversari, questa volta è lui a essere intimidito; perché un pilota spaventato corre sempre peggio e sbagliando più facilmente. Infatti Earnhardt sbanda perdendo il controllo. Jeff Gordon supera Earnhardt. Mancano solo 7 giri. Earnhardt è oramai 25°. Jeff Gordon è addirittura 3°. Bandiera bianca. Ultimo giro. Jeff Gordon insegue Marlin e Craven rispettivamente primo e secondo. Bandiera a scacchi. Fine gara. 1° Marlin. 2° Craven. 3° Jeff Gordon. Earnhardt è arrivato 29°.

Infuriato Earnhardt vuole una rivincita faccia a faccia contro Jeff Gordon. Jeff Gordon non solo è stato scorretto nei confronti del leggendario Earnhardt ma Jeff Gordon ha mancato di rispetto a Earnhardt anche se Earnhardt non lo sa ancora; perché ritenuto troppo vecchio per correre da Jeff Gordon. Ma questa storia non finisce qui…

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Dir. artistica Emanuela Petroni
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