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MOTORI RUGGENTI – Capitolo 15

DiPietro Sciandra

Ago 28, 2019
FONTANA, CA - MARCH 20: Kevin Harvick, driver of the #4 Jimmy John's Chevrolet, leads a pack of cars during the NASCAR Sprint Cup Series Auto Club 400 at Auto Club Speedway on March 20, 2016 in Fontana, California. (Photo by Robert Laberge/Getty Images)

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IN FOTO PISTA DI FONTANA/CALIFORNIA

Capitolo 15 

Eccoci tutti qui a Fontana in California per la prossima gara NASCAR. Bisogna ricordare, cari lettori che su questo circuito il pilota di formula Indy Greg Moore morì in gara al giro 10 dei 250 giri il 31 ottobre 1999. Le auto da formula Indy sono più veloci delle auto NASCAR ma le auto da formula Indy sono più delicate soprattutto venendo sottoposte ad elevatissime velocità per tutta la gara. In qualsiasi momento della gara prendendo una decisione, gli altri piloti possono prendere o non prendere decisioni e quindi il pericolo è imminente in qualsiasi momento della gara che esso potrebbe costare la vita a uno o addirittura più piloti. I rischi sono ben diversi tra le gare di formula Indy e le gare NASCAR. Le auto NASCAR sono pesanti e richiudono il pilota nel suo interno come le auto di uso cittadino. Invece le auto da formula Indy hanno il pilota con la testa fuori dall’abitacolo per poterlo fare uscire immediatamente in caso di incidente o di incendio della macchina. Ovviamente tenendo conto che il formato della macchina è da regolamento. Nessun pilota si sforza di ricordare dei piloti morti in pista. Nessun pilota pensa di morire in gara. Il pilota pensa solo di dover correre e tentare di vincere la corsa. Ogni idea di pericolo o di mortalità è azzerata. Un pilota potrebbe dire che su un circuito potrebbe essere più difficile vincere ma mai più facile morire. Si tiene sempre conto solamente del fattore competitivo della rivalità, ma mai del pericolo di mortalità. 

Venendo alla gara di oggi qui a Fontana in California; le auto sono pronte a partire. Il commissario sta per sventolare la bandiera verde. Si parte. Terry Labonte è al comando. Dietro di lui ci sono Bobby Labonte, Jeff Gordon, Benson, Petty e Michael Waltrip. La corsa procede senza incidenti. Spencer attacca Jeff Burton. C’è un violento urto che provoca un incidente. Bandiera gialla. Le auto rientrano alle postazioni di rifornimento. A un meccanico di Trickle si inceppa la pistola serra bulloni durante il cambio delle gomme. Si crea il panico tra i meccanici. Il meccanico con la pistola serra bulloni in mano cerca di dare dei colpi alla pistola serra bulloni. Bisogna sbrigarsi, l’auto che fa l’andatura sta per passare dando la ripartenza. Per non perdere il giro, il meccanico di Trickle con la pistola serra bulloni avvita solo due bulloni su quattro di una ruota. Trickle così si accoda alle altre auto rientrando in pista per la ripartenza. Bandiera verde si riparte. La corsa continua con Jarrett al comando, seguito da Hillin, Robby Gordon, Darrell Waltrip, Rudd e Rusty Wallace. Nemechek urta Trickle violentemente. A Trickle si stacca una ruota, ovvero la ruota che aveva 2 bulloni avvitati e non 4. Si crea un incidente che coinvolge varie auto. Bandiera gialla. Fuori dalla gara sono Trickle, Andretti, Schrader, Nemechek e Hamilton. Le auto rientrano a fare la sosta di rifornimento stando attenti i meccanici ad avvitare tutti i quattro bulloni per ciascuna gomma e sperando che nessuna pistola serra bulloni si inceppi. Le auto ricompattano il gruppo allineandosi di nuovo con vari cambi di posizioni. Bandiera verde si riparte. Pressley passa al comando. Dietro di lui ci sono Mast, Bickle, Wilson, Barfield, Berrier, Purvis e Little. Jeff Green rompendo il motore esce dalla corsa. Earnhardt si mette in scia di suo figlio Earnhardt Junior. Musgrave è chiuso in mezzo tra due macchine, Irvan e Craven. Intanto Skinner prende il comando, seguito da Grissom, Marcis, Stricklin, Shepherd e Allen. C’è un terribile incidente. Varie auto sono coinvolte che nemmeno si riescono a contare. Mancano 37 giri e tutto può ancora accadere. Le auto rientrano per l’ultima sosta di rifornimento. Riparare l’auto se serve, ma soprattutto cambio gomme e rifornimento di carburante. Non tutti i piloti sono d’accordo con le stesse strategie ovviamente; ci sono piloti che fanno solo rifornire di carburante la propria auto dai propri meccanici o altri piloti che fanno solo cambiare le gomme e con così pochi giri al termine non necessariamente far cambiare tutte le quattro gomme ma eventualmente solo le gomme di un solo lato della macchina come alcuni piloti che non fanno rifornire di benzina la macchina facendo il pieno ma solo la benzina che dovrebbe bastare per finire la corsa. Queste sono le strategie delle soste di rifornimento delle corse NASCAR che le gare non si vincono con i tempi delle soste alle postazioni di rifornimento, come ad esempio potrebbe succedere in formula uno in cui si viene sorpassati non nella corsia dei rifornimenti ma sulla pista e quindi restando fermi è più difficile poi raggiungere i piloti da cui si è stati sorpassati. Le corse NASCAR sono sempre in bilico di risultato, nulla è prevedibile e nulla può essere definito con anticipo, nemmeno la vittoria. 

Riprendendo la gara, bandiera verde si riparte. La corsa continua, 30 giri al termine. La gara continua senza incidenti. Ci sono continui sorpassi. 7 giri al termine. Ci sono auto che cominciano a perdere aderenza avendo fatto sostituire solo due gomme e non tutte e quattro quindi c’è diversa usura delle gomme che comporta diversa aderenza delle gomme e quindi sbandamenti. Diverse auto cominciano a sbandare sbattendo l’una contro l’altra. Intanto Dallenbach si ferma perché rimasto a secco. I rischi nel volersi sbrigare alle soste di rifornimento per guadagnare tempo e quindi posizioni sono tanti. Perché come si può valutare male la benzina che potrebbe servire per finire la corsa, si può valutare male il cambio delle gomme solo su un lato invece di tutti e due. Per mettere benzina in meno per guadagnare tempo non si finisce la corsa restando senza benzina. Per cambiare le gomme solo su un lato per guadagnare tempo si creano sbandamenti dell’auto per diverso consumo delle gomme. La benzina ci deve sempre stare facendo il pieno e le gomme devono essere sostituite sempre tutte e quattro ogni volta. Per guadagnare tempo però si fa economia prendendosi però anche dei rischi ma anche delle colpe. Rudd che non ha fatto riparare la sua auto dal meccanico con la chiave inglese; quindi problemi meccanici, Rudd sforza troppo il motore fondendolo e così uscendo di gara. La corsa sta per finire. Molte auto sono particolarmente danneggiate. Bandiera bianca ultimo giro. A Elliott si stacca il cofano, non avendolo fatto riparare quando dovuto per non perdere troppo tempo alla sosta di rifornimento. Il cofano rimane sulla pista durante l’ultimo giro. Si crea un altro incidente perché a delle auto sono scoppiate le gomme. Ci sono fumo ovunque e rottami dappertutto. Todd Bodine passa sul cofano tagliandosi una gomma e sbandando perdendo il controllo. Darrell Waltrip urta Todd Bodine. Sacks riesce a evitare Darrell Waltrip e Todd Bodine. Intanto Earnhardt è al comando. Dietro Earnhardt c’è Earnhardt Junior e subito dietro c’è Marlin. Sono pochissime le auto a superare la bandiera a scacchi. Earnhardt vince la gara. Earnhardt Junior è secondo. Marlin è terzo.

GREG MOORE


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Dir. artistica Emanuela Petroni
Salve, posso esserti utile ?