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QUESTIONARIO DELLA DIVINA COMMEDIA-Numero 9
A cura di Pietro Sciandra
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15 domande a cui rispondere. Tutti pronti? Si parte!
Inferno-Canto VI
1.Alte terrà lungo tempo le fronti,
tenendo l’altra sotto gravi pesi,
come che di ciò pianga o che n’aonti.
Giusti son due, e non vi sono intesi;
superbia, invidia e avarizia sono
le tre faville c’hanno i cori accesi”.
Cosa sono i gravi pesi?
A.Le colpe di dover pagare con il contrappasso
B.Le colpe della distruzione di Firenze
C.La persecuzione contro gli esiliati
D.Le colpe di aver perso i castelli, confische e imposte in denaro
2.Qui puose fine al lagrimabil suono.
E io a lui: “Ancor vo’ che mi ‘nsegni
e che di più parlar mi facci dono.
Farinata e ‘l Tegghiaio, che fuor sì degni,
Iacopo Rusticucci, Arrigo e ‘l Mosca
e li altri ch’a ben far puoser li ‘ngegni,
dimmi ove sono e fa ch’io li conosca;
ché gran disio mi stringe di savere
se ‘l ciel li addolcia o lo ‘nferno li attosca”.
Farinata degli Uberti è tra gli eresiarchi ma in quale cerchio?
A.Terzo
B.Quarto
C.Quinto
D.Sesto
3.Invece Aldobrandi degli Adimari (Tegghiaio) è tra i sodomiti, ma in quale cerchio?
A.Settimo
B.Quinto
C.Sesto
D.Quarto
4.Iacopo Rusticucci in quale cerchio è?
A.Quinto
B.Settimo
C.Quarto
D.Sesto
5.Arrigo dei Giandonati secondo Boccaccio. Benvenuto cita Arrigo Fifanti, che uccise chi?
A.Alighiero degli Alighieri
B.Teodosio dei Teodosi
C.Cavalcante dei Cavalcanti
D.Buondelmonte dei Buondelmonti
6.Mosca dei Lamberti è tra i seminatori di discordie cittadine, ma in quale cerchio?
A.Ottavo
B.Quinto
C.Settimo
D.Sesto
7.E quelli a me: “Ei son tra l’anime più nere;
diverse colpe giù li grava al fondo:
se tanto scendi, là i potrai vedere.
Ma quando tu sarai nel dolce mondo,
priegoti ch’a la mente altrui mi rechi:
più non ti dico e più non ti rispondo”.
Chi sono le anime più nere?
A.Le anime più arrabbiate
B.Le anime più colpevoli
C.Le anime più al buio
D.Le anime più sofferenti
8.Li diritti occhi torse allora in biechi;
guardommi un poco e poi chinò la testa:
cadde con essa a par de li altri ciechi.
E ‘l duca disse a me: “Più non si desta
di qua dal suon de l’angelica tromba
quando verrà la nimica podesta:
ciascun rivederà la trista tomba,
ripiglierà sua carne e sua figura,
udirà quel ch’in etterno rimbomba”.
Chi sono i ciechi?
A.I golosi
B.I lussuriosi
C.Gli avari
D.I superbi
9.Cosa è la nimica podesta?
A.Il dominio di Lucifero
B.La possanza di Cristo
C.La supremazia di Roma
D.La lotta tra Neri e Bianchi
10.Sì trapassammo per sozza mistura
de l’ombre e de la pioggia, a passi lenti,
toccando un poco la vita futura;
per ch’io dissi: “Maestro, esti tormenti
crescerann’ei dopo la gran sentenza,
o fier minori, o saran sì cocenti?”.
Ed elli a me: “Ritorna a tua scienza,
che vuol, quanto la cosa è più perfetta,
più senta il bene, e così la doglienza.
Tutto che questa gente maladetta
in vera perfezion già mai non vada,
Come viene definito il corpo umano delle anime dannate all’inferno non avendo più la carne?
A.Simulato
B.Surreale
C.Falsato
D.Fittizio
11.L’integrità (anima e corpo) comporta perfezione; insieme congiunti fruiscono di più il bene e soffrono di più il dolore, ma a cosa ci si riferisce?
A.Perfezion
B.Esti tormenti
C.Gente maladetta
D.Doglienza
12.La vera perfezione di chi è?
A.Solo della vera potenza di Dio
B.Solo del corpo glorificato dei beati
C.Solo dell’amore senza alcun tradimento
D.Solo dei combattenti per liberare gli oppressi
13.“Il corpo si semina corruttibilmente, risorge incorruttibile; si semina ignobile, risorge in gloria; si semina debole, risorge in forza; si semina corpo animale, risorge corpo spirituale”. Di chi è questa dottrina?
A.San Paolo
B.San Giovanni
C.San Luca
D.San Matteo
14.Di là più che di qua essere aspetta”.
Noi aggirammo a tondo quella strada
parlando più assai ch’i’ non ridico;
venimmo al punto dove si digrada:
quivi trovammo Pluto, il gran nemico.
Camminando lungo il cerchio seguendone l’orlo, a sinistra, per la discesa a quale cerchio?
A.Settimo
B.Quinto
C.Quarto
D.Sesto
15.Pluto (in foto) figlio di Giasone e di Cerere. Boccaccio fece notare, per primo, la distinzione tra Pluto e Plutone, quest’ultimo figlio di Saturno e divinità del regno infernale. In Dante, Pluto è un personaggio unico, che riunisce in sé gli attributi mitologici del dio dell’averno e quelli del padre. I temi fondamentali del canto: Firenze, con le lotte e gli esili, la resurrezione dei corpi sono due argomenti imperniati, l’uno direttamente, l’altro indirettamente, sulla figura di Ciacco. Si avverte come nel poema Dante dà l’avvio, ancora in maniera non del tutto approfondita per i successivi sviluppi, ai motivi che lo accompagneranno lungo il viaggio, e che saranno veduti con occhi e con sentimento diversi, nelle tre cantiche, nella vicenda così varia degli incontri e delle confessioni, in cui revisiona e arricchisce la struttura generale della Divina Commedia. Ma di che è dio Pluto?
A.Fertilità
B.Ricchezza
C.Bellezza
D.Agricoltura
Elenco risposte esatte
1.C
2.D
3.A
4.B
5.A
6.A
7.B
8.A
9.B
10.D
11.D
12.B
13.A
14.C
15.B
Giudizio finale
Risposte esatte giudizio
Da 0 ad 8 scarso
Da 9 a 12 buono
Da 13 a 15 esperto